Rat-Man va all’inferno: questa l’ambientazione di CATENE, ora ristampata sul n.19 di
Rat-Man Gigante.
Non entro nello specifico della storia, nel gioco di
citazioni che Leo stesso ci racconta nell’albo.
Ma sempre mi colpisce, ogni volta che la rileggo, la frase
di apertura:
“I peccatori
bruceranno all’inferno per l’eternità!”
- E gli altri? -
“Gli altri chi?”
- E gli altri? -
“Gli altri chi?”
Gli altri chi? Ortolani, con una battuta, ci dice che non
ci sono altri, che siamo tutti peccatori. Ma anche, paradossalmente, suggerisce che non è possibile che sia solo questo, solo inferno. C’è, ci deve
essere un dono che ci può far arrivare dove da soli non potremmo.
E Rat-Man ripete ogni volta questa parabola: il peccato del
suo egoismo piccino, e insieme la grazia inattesa dell’amore di una donna,
della fede in lui di un bambino, della luce vera –dei supereroi, naturalmente–
che lo tocca e lo rende forte contro l’Ombra, facendolo capace di gesti
inaspettati.
Allora non sembra così irriverente
accostare a Rat-Man le parole di Paolo: “tutti
hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma
sono giustificati gratuitamente per la sua grazia” (Rom 3, 23-24) una grazia
che lo ha rialzato proprio nel momento più inatteso, una grazia che per Paolo
ha un nome e un volto.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra
RispondiEliminaquindi Maria potrebbe lapidare ... ma non ce la vedo proprio :-)
RispondiEliminaIncontrare un articolo su Leo in un contesto così inatteso è davvero curioso. Com'è curioso che tutto questo accada vicino a casa mia e che io lo venga a sapere dal web.
RispondiEliminaSeguirò questo blog con lo stesso tipo di curiosità! :)
Grazie Davide!
EliminaAvevo scritto anche un articolo più ampio su Rat-Man e il Vangelo: è stato pubblicato sul numero 83, ma lo trovi anche qui sul blog:
http://codamozz.blogspot.it/2014/03/rat-man-codamozza-grazie-leo.html