tag:blogger.com,1999:blog-51358086939849374082024-03-05T18:45:17.283-08:00Codamozza e il professoreStorie di ragazzi, diavoli e angeli.Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.comBlogger57125tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-26305670436067521962022-07-14T10:12:00.002-07:002022-07-16T05:55:32.091-07:00Le quattro paroleAlex e Nina giocano all’ombra degli alberi: amici hanno portato un’altalena, un piccolo scivolo, una casetta di plastica, così il cortile della casa di accoglienza del seminario è diventato un angolo a misura loro.<br /><br />Cerco di capire il gioco: camminano qua e là, fino a quando uno dei due grida una parola, allora corrono dentro la casetta. “Dicono: -Piove!- e corrono a ripararsi”, mi spiega la mamma di Nina; e poi aggiunge “va bene così, quando sono arrivati dicevano: -Bombardano!” <br /><br />Sì, perché Alex e Nina (i nomi sono di fantasia) non hanno ancora quattro anni, sono arrivati in Italia, a Genova, alcuni mesi fa, assieme a mamme e fratelli, lasciando l’est dell’Ucraina ed i papà. <br /><br />E mettendo in gioco tutte le loro risorse di bambini (oltre alla cura delle famiglie, degli operatori, dei volontari) hanno cercato casa lì dove sono arrivati. Anche incominciando ad imparare la lingua. <br /><br />Ad Alex per ora bastano quattro parole. <br /><br />La prima è: “Ciao!” per iniziare qualunque rapporto <br /><br />Poi c’è “Bene!” per informare su come sta. Anche nella forma complessa “Ciao, bene tu?” che riassume il dialogo che ha sentito fare tante volte dalla sorellona di 10 anni, fiera di salutare ogni persona così: <br /> - Ciao!<br /> - Ciao! Come stai?<br /> - Bene! E tu?<br /> - Bene! <br /><br />La terza è “Buono!” con indice puntato sulla guancia e rotazione del polso. Adatta praticamente per ogni piatto, dal Borsc di mamma alla pizza italiana. <br /><br />E infine, la più sorprendente, “Prendimi!” per cominciare l’eterno gioco del rincorrersi e farsi acchiappare. Una parola detta spesso a volontari uomini, penso memoria inconsapevole dei giochi che faceva col papà ora lontano. <br /><br />E allora giochiamo Alex, sperando che tu possa tornare presto a farlo con chi dovrebbe poter giocare con te ogni giorno.<br /> “Prendimi!”Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-67334597970784896182021-11-04T08:58:00.000-07:002021-11-04T08:58:03.438-07:00Famiglie afghane in seminario“Tè?” l’esperienza dell’ospitalità afghana è qualcosa che non si dimentica: passare per un saluto, e trovarsi accolti a tavola: tè caldo servito in bicchieri di vetro, qualcosa da mangiare assieme, con l’invito a condividere il prossimo pasto. E un dialogo che si approfondisce, all’inizio fatto di sguardi, sorrisi e frasi scritte col traduttore automatico del cellulare, ora ricco di parole inglesi, italiane, dari e pasthu: la prima che abbiamo imparato è manana, grazie. <br /><br />Nella struttura di accoglienza del Seminario, in queste ultime settimane hanno vissuto alcune famiglie arrivate dall’Afghanistan. La Caritas diocesana, la Fondazione Auxilium e la Cooperativa sociale il Melograno hanno seguito con cura ogni aspetto: dall’accoglienza alle vaccinazioni, dall’abbigliamento alla scuola di italiano. <br /><br />Se c’è chi ha provveduto a tutto il necessario, con la comunità del seminario abbiamo avuto il dono di poter vivere da vicini di casa, in un rapporto che è diventato uno scambio di doni: poter accompagnare a vedere qualcosa della nostra città, del nostro mare; condividere focaccia, gelato, cioccolata. <br /><br />E scoprire una cultura ricca, in cui tradizione e modernità sono legano in modo unico: stoffe ricamate di Kabul e scarpe da ginnastica; calcio e internet, ascoltando <a href="https://www.youtube.com/watch?v=-o5jC2uBQZQ" target="_blank">Afghan pop music</a>, in cui strumenti tradizionali si affiancano a quelli della musica occidentale. E poi, andando in profondità, il dolore per i lunghi anni di guerra, le famiglie lontane, la testimonianza di una fede profonda. <br /><br />Scopriamo un Islam che prega – singolare alcune sere, sentire il canto in arabo che sale dalla casa di accoglienza, e si intreccia con i salmi del vespro in cappella – ci troviamo a dialogare sui tesori grandi della fede di ciascuno: l’amore provvidente di Dio, la Parola che dà vita; il valore di una cultura del dare, attenta agli anziani e ai poveri, costruttrice di una umanità nuova; la necessità della libertà, unico spazio in cui può fiorire una religiosità autentica. <br /><br />In un dialogo così, sperimentiamo tuttala verità e la bellezza della <a href="https://www.vatican.va/content/francesco/it/travels/2019/outside/documents/papa-francesco_20190204_documento-fratellanza-umana.html" target="_blank">dichiarazione sulla fratellanza di Abu Dhabi, firmata da papa Francesco nel 2019</a>: davvero è possibile vivere <i>“In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace.” </i><br /><br />A breve l’accoglienza vivrà una nuova tappa, con la sistemazione in appartamenti, l’inserimento dei ragazzi nelle scuole: nuove sfide per queste famiglie e insieme la speranza che il patrimonio di umanità che portano possa diventare un dono per tanti.<br /><br /><br />Pubblicato su: <a href="https://www.ilcittadino.ge.it/" target="_blank">Il Cittadino. Settimanale cattolico di Genova</a>,<br />anno 45, n. 38 del 31.10.2021, p. 5Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-63250069459516836942021-10-31T02:04:00.002-07:002021-10-31T02:15:52.369-07:00Rembrandt e Pinocchio nel ventre del pesce<div class="separator" style="clear: both;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkkqQmZkVBjddcXPkLy3Q4TfcpjAXTHvQbNc0lpvZCN9ZasaX4iUR6UhdQu25VbAYFFsaJxQQMTG5GFUQsf1GRshtMxU_qU7IwOW_tzbn60it6B2e8QlJbVIlI3_df3X5EHjEMgj7K-lw/s1024/b3196abd-5250-4669-867b-78e1fe2ae483.jpg" style="clear: left; display: block; float: left; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkkqQmZkVBjddcXPkLy3Q4TfcpjAXTHvQbNc0lpvZCN9ZasaX4iUR6UhdQu25VbAYFFsaJxQQMTG5GFUQsf1GRshtMxU_qU7IwOW_tzbn60it6B2e8QlJbVIlI3_df3X5EHjEMgj7K-lw/s400/b3196abd-5250-4669-867b-78e1fe2ae483.jpg" width="400" /></a>
</div>
A Lucca Comics, Gabriele Dell'Otto, insieme alle copertine dei supereroi ed
all'ultima fatica sul Paradiso di Dante, porta anche una serie di litografie
dedicate a Pinocchio (il portfolio è visibile <a href="https://kirbyscomicartshop.com/products/pinocchio-collection-by-gabriele-dellotto" target="_blank">qui</a>). <div><div><br /></div><div>Fra le immagini a sanguigna su carta ruvida, così efficaci nel raccontare il
dinamismo di Pinocchio, colpisce il suo incontro con Geppetto nel ventre del
pesce: <i>“Oh! babbino mio! finalmente vi ho ritrovato! Ora poi non vi lascio più,
mai più, mai più!”</i>. </div><div><br /></div><div>Colpisce perché Gabriele cita espressamente il
<i>Ritorno del figliol prodigo</i> di Rembrandt (1668)</div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE0n2h3VXh4rbGnk1Yghr0c3qobNOq97HAx2kOyH587co5Apo67CvX94K2F7BMTx8bsriE3EEmIv4HFGBBfWEGCdJdgc8qYWbYowT50t2sPkzLidcaJf-JkM5kgHDN8hm6gxlDk2SEB00/s2048/Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_-_The_Return_of_the_Prodigal_Son.jpg" style="clear: left; display: inline; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1597" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE0n2h3VXh4rbGnk1Yghr0c3qobNOq97HAx2kOyH587co5Apo67CvX94K2F7BMTx8bsriE3EEmIv4HFGBBfWEGCdJdgc8qYWbYowT50t2sPkzLidcaJf-JkM5kgHDN8hm6gxlDk2SEB00/s400/Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_-_The_Return_of_the_Prodigal_Son.jpg" /></a><br />
Sono le stesse mani: quelle del Padre misericordioso della parabola e quelle di
babbo Geppetto: l'uno e l'altro donano il perdono al figlio: <i>“E voi mi avete di
già perdonato, non è vero? Oh! babbino mio, come siete buono!…”</i> </div><div><br /></div><div>E insieme c'è
una novità: perché l'abbraccio di Pinocchio solleva Geppetto, ad anticipare
quello che accadrà poco dopo: <i>“Voi mi monterete a cavalluccio sulle spalle e io,
che sono un buon nuotatore, vi porterò sano e salvo fino alla spiaggia.”</i> </div><div><br /></div><div>Così
l'uno per l'altro possono essere misericordia, salvezza inaspettata: un padre
che ritrova il figlio che ha cercato tanto, un figlio che impara a diventare
tale, e per questo incomincia a prendersi cura di chi ha custodito la sua vita
(Geppetto in fondo porta il nome di Giuseppe, il padre putativo per eccellenza). </div><div><br /></div><div>Se Rembrandt raffigura un perdono che viene essenzialmente dall'Alto,
Dell'Otto racconta anche un perdono tra uomini, che chiama alla reciprocità, che
apre alla possibilità anche per un burattino di diventare un bambino -un uomo- vero. </div><div><br /></div><div>Nota:
le illustrazioni di Dell'Otto impreziosiscono anche la recente edizione de
<a href="https://www.itacalibri.it/catalogo/carlo-collodi/le-avventure-di-pinocchio/?ai=31009&idC=61756" target="_blank">Le Avventure di Pinocchio commentate da Franco Nembrini</a>
<div class="separator" style="clear: both;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8dnKOhDeJqsqcYmCAbSN1fDYyXn9CAObBr0Nu21MIL3BxTtCLw9AG2Wb_u8EKw4PGSxHq-HxZjmpgzA-skKts-MpDifORZPDM0EN_92nJ5C4yl9BlFQaJ5ceqbwbo614jgG3nFNZ6NVA/s960/avventure-pinocchio-collodi-nembrini-5.jpg" style="clear: left; display: block; float: left; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="960" data-original-width="650" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8dnKOhDeJqsqcYmCAbSN1fDYyXn9CAObBr0Nu21MIL3BxTtCLw9AG2Wb_u8EKw4PGSxHq-HxZjmpgzA-skKts-MpDifORZPDM0EN_92nJ5C4yl9BlFQaJ5ceqbwbo614jgG3nFNZ6NVA/s400/avventure-pinocchio-collodi-nembrini-5.jpg" /></a>
</div>
</div></div>Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-62222258807248927092020-04-12T08:48:00.004-07:002020-04-12T08:53:36.300-07:00I morti non mordono<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Codamozza,<br />
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<br />
eccoti un lavoro semplice semplice. <br />
<br />
Il vecchio è morto, ormai l’abbiamo perduto per sempre. Ma sulla nipote possiamo lavorare. <br />
<br />
Te la affido: parti dal suo dolore, allontanala dal Nemico</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" /></a></div>
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Codamozza@ </div>
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Prof., </div>
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mi sono messo subito al lavoro: è la prima volta che incontra la morte di qualcuno vicino a lei, il dolore è grande, non sa cosa pensare. Ho incominciato a mettere in dubbio il D10 buono che le hanno insegnato da piccola: «Vedi che non ti ha ascoltato, quando chiedevi la salute per il nonno? Non è così onnipotente come dicono». </div>
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<br />
Ora le sto suggerendo di non andare al funerale: «Non serve a niente, poi ti impressioni». </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHZwqXP9jSmzG6dEBId2gmeprCJ62T8szjhEyEAYxtgvimbZVVVL13tujIadJfjNf27aLau-CWlkup6P_3UFRPxoxjFDQmzp53w3xKRrl8CKbW4x0rrEi4ThXNkU7BRwIS4pCDHVAjcSc/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHZwqXP9jSmzG6dEBId2gmeprCJ62T8szjhEyEAYxtgvimbZVVVL13tujIadJfjNf27aLau-CWlkup6P_3UFRPxoxjFDQmzp53w3xKRrl8CKbW4x0rrEi4ThXNkU7BRwIS4pCDHVAjcSc/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
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Luca@ <br />
<br />
Prof., <br />
<br />
Anna era quasi decisa a non andare, si chiedeva solo come riuscire a dirlo, ma quando la nonna le ha chiesto: «Verresti anche tu in chiesa a salutare il nonno?» non se l’è sentita di dire no, solo ha messo una condizione: «al cimitero non ci vengo, mi fa troppa impressione se li vedo quando lo mettono sotto terra». <br />
<br />
Ne è uscita stanca, stordita dai tanti abbracci e condoglianze -alla fine non le ascoltava più- però sentiva che quel calore le faceva bene. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" /></a></div>
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Prof.beatitudini@ <br />
<br />
Grazie Luca! <br />
<br />
C’era un rapporto speciale fra Anna e il nonno, me ne ha parlato tanto in questi giorni: quanti pomeriggi con lei, da quando era bambina, a prenderla all’uscita di scuola, accompagnarla a fare sport, tenerla con sé al circolo dei pescatori, mentre lavorava a sistemare la barca, sino a quando sua moglie li richiamava: «C’è aria, portala a casa, che deve anche ripetere la lezione!» </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
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Luca@ <br />
<br />
Anna a volte pensa: “È in Cielo, e mi guarda”, altre volte: “Non c’è più. Non c’è niente” Soprattutto le manca potergli parlare: quante volte aveva ascoltato i suoi discorsi, soprattutto, negli ultimi tempi, il racconto delle discussioni con mamma. Ascoltava, ascoltava, e poi concludeva con poche parole: «Come vi assomigliate tu e la mamma! Mi sembri lei alla tua età». <br />
<br />
«Non è vero, nonno!» Ribatteva, pensando – senza ammetterlo – che forse aveva ragione. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
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Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Mi scrivi che la vecchia ha lasciato dei ricordi alla nipote: una foto, qualche libro. <br />
<br />
Hai mai letto <i>L’isola del tesoro</i>? Mi piace come descrive i pirati: omicidi e sanguinari, come piace a noi. Leggi qui: <br />
<br />
<i>- Tagliarli a pezzi come carne di maiale? Flint o Billy Bones avrebbero fatto così </i></div>
<div>
<i>- Billy era un uomo da comportarsi in tal modo – disse Israel – “I morti non mordono”, diceva sempre </i><br />
<br />
Ecco cosa devi instillarle: “i morti non mordono”, sono finiti, zero, nulla. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
<div>
Luca@ <br />
<br />
Anna ha sistemato nella cameretta la foto di lei piccolina col nonno ed i due libri che erano suoi: l’<i>Isola del tesoro</i> non è proprio il suo genere, ma ha incominciato a leggerlo, ripensando a quando il nonno glielo raccontava da piccola. <br />
<br />
E poi il manuale de “<i>I nodi che servono</i>”: guarda il braccialetto intrecciato che le aveva fatto, e le sembra di sentirlo ancora quando iniziava a spiegare: <br />
<br />
«Un nodo ben fatto è semplice, e forte assieme. Deve poter reggere a grandi sforzi, e poi sciogliersi facilmente. Un marinaio sa annodare una cima anche ad occhi chiusi, anche con le mani dietro la schiena». <br />
<br />
«Una volta nonno! Ora non servono più: lo so da quando faccio windsurf: guarda la vela, nemmeno un nodo, solo strozzascotte». <br />
<br />
E nascevano discussioni interminabili, tra il nonno che difendeva la vela e le imbarcazioni, ed Anna che raccontava la gioia di cavalcare il vento scivolando a pochi centimetri sul pelo dell’acqua. <br />
<br />
«Assi da stiro con un lenzuolo attaccato!» Concludeva. Ma poi la accompagnava al circolo per la lezione, fiero di vederla migliorare. <br />
<br />
Anna sorride pensando a quei momenti, lì, nel ricordo, il nonno è vivissimo. Ha cercato un pezzo di corda («non si imparano i nodi con uno spago! Prendi una cima consistente, devi vedere bene come dargli forma») ed ha cominciato a guardare il manuale. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" /></a></div>
<div>
Codamozza@ <br />
<br />
Prof., i ricordi la consolano, ma io le suggerisco che è solo memoria, la realtà di oggi è che è sola, e basta. <br />
<br />
Quando litiga con sua madre, mi è facile esasperarle, sino a quando non sbatte la porta e si chiude nella sua camera. A volte, la sera si chiede: “Come faccio a riannodare il rapporto con mamma?” E io le suggerisco: “impossibile!” <br />
<br />
Ieri, tornata da scuola, ha discusso a lungo con sua madre per telefono: la cosa in sé era banale, una festicciola del venerdì sera, ma i toni si sono subito accesi: «Tu non mi capisci! Nessuno mi capisce!» Ha troncato la telefonata e spento il cellulare, poi è uscita, senza chiavi né telefono, tra le lacrime. <br />
<br />
Che spettacolo quando la madre ha telefonato a tutti i parenti e non l’ha trovata, quando nessuno sapeva dov’era. L’allarme fra i genitori della classe, il correre a cercarla da una parte all’altra, un vero divertimento! </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
<div>
Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Codamozza, ti sei divertito? <br />
<br />
Ma l’hai seguita quando è scappata di casa? Ti sei accorto di cosa succedeva in lei? <br />
<br />
Ma tu non sai mai niente, hai da divertirti! <br />
<br />
Vorrà dire che anch’io mi divertirò con te: conosci il “Cappio o nodo scorsoio”? Quando torni, ci giocheremo assieme. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
<div>
Luca@ <br />
<br />
Così Anna è scappata di casa. E nessuno la trovava, perché lì da sola non era mai andata. <br />
<br />
Quando ha varcato il cancello del piccolo cimitero, il cuore le batteva forte. Ha chiesto indicazioni, e trovato, fra le sepolture nuove, la tomba del nonno. Guardando la sua foto, ha cominciato, un pensiero dopo l’altro, a sfogare la piena del cuore. Infilando le mani in tasca, ha trovato il pezzo di cordino ed ha cominciato a giocherellarci, mentre un po’ alla volta una pace nuova le scendeva nel cuore. <br />
<br />
Poi, dopo aver fatto quello che sentiva importante, è rientrata. <br />
<br />
Ma a casa non c’era nessuno: erano tutti a cercarla. Così è rimasta sul pianerottolo ad aspettare. <br />
<br />
Lì l’ha ritrovata sua madre. E le lacrime, l’abbraccio erano più forti dei rimproveri, del chiedersi scusa. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" /></a></div>
<div>
Prof.beatitudini@ <br />
<br />
Grazie Luca! <br />
<br />
L’ho vista, la sera, quando ha ripreso in mano il libro del nonno. La colpivano le parole tra il feroce Hands e il giovane Jim: <br />
<br />
<i>- Tu credi che un morto sia morto sul serio o che possa tornare in vita? </i></div>
<div>
<i>- Voi potete uccidere il corpo, signor Hands, ma non l’anima; questo dovreste già saperlo. </i><br />
E pensava: sì, questo lo so già. <br />
<br />
Ci vorrà pazienza in questi giorni: per qualche tempo non sarà libera di andare come prima, si accorge che la accompagnano spesso nei suoi spostamenti, ma capisce che va bene così. <br />
<br />
Oggi, sapendo che sua mamma andava al cimitero, le ha detto che voleva anche lei ritornare dal nonno. <br />
<br />
Così sono andate insieme. <br />
<br />
Sulla tomba, una gassa d’amante, annodata perfettamente.<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">____________________</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">I racconti di Codamozza e il professore sono stati pubblicati in due libri da Effatà Editrice, i personaggi sono stati creati graficamente da </span><a href="https://www.instagram.com/ortolanileo/" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-decoration-line: none;" target="_blank">Leo Ortolani</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">, che ha realizzato anche le copertine.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br />
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPuPXtOLdE_66ICa4ITLNC85ewycILHIzytYddZgwFp6I_b1W6zdfIs7fslM_czhkfft0nkX7LuZ3zvxEDVAx1AIQSqmeU3vPTz72UgyjNat35GLup9r1j8zQEVPHi2KA6IukkYdMpD8/s1600/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; color: #888888; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-decoration-line: none;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="956" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPuPXtOLdE_66ICa4ITLNC85ewycILHIzytYddZgwFp6I_b1W6zdfIs7fslM_czhkfft0nkX7LuZ3zvxEDVAx1AIQSqmeU3vPTz72UgyjNat35GLup9r1j8zQEVPHi2KA6IukkYdMpD8/s320/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 1px solid rgb(238, 238, 238); box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.1) 1px 1px 5px; padding: 5px; position: relative;" width="218" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf9NqCPITASDXyHDB3s0m20PeP2XbZbrJ0bbXA9r670Xirw4hi8wG1QjoPx9yEkBzfB-rwJ_eW7Pus48tU3zS4ORtGR9BlikbMA79kvt0jWFdUts1tWLkgSBkQ2ZkwvR4w0rdRVDivho/s1600/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" imageanchor="1" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center; text-decoration-line: none;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="956" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf9NqCPITASDXyHDB3s0m20PeP2XbZbrJ0bbXA9r670Xirw4hi8wG1QjoPx9yEkBzfB-rwJ_eW7Pus48tU3zS4ORtGR9BlikbMA79kvt0jWFdUts1tWLkgSBkQ2ZkwvR4w0rdRVDivho/s320/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 1px solid rgb(238, 238, 238); box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.1) 1px 1px 5px; padding: 5px; position: relative;" width="218" /></a><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">si possono acquistare presso </span><a href="https://editrice.effata.it/autore/tommaso-danovaro/" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-decoration-line: none;" target="_blank">Effatà Editrice</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">, sulle principali librerie online (ad esempio: </span><a href="https://www.amazon.it/s?k=tommaso+danovaro&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-decoration-line: none;" target="_blank">Amazon</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">, </span><a href="https://www.ibs.it/search/?ts=as&query=tommaso+danovaro&query_seo=tommaso+danovaro&qs=true" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-decoration-line: none;" target="_blank">Ibs</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">, </span><a href="https://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=tommaso+danovaro&cat1=&prm=" style="background-color: white; color: #888888; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; text-decoration-line: none;" target="_blank">Feltrinelli</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">), richiedere in libreria.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">Dall'introduzione al primo volume:</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><span style="color: blue;">Nel 1942, C.S. Lewis, l’autore delle Cronache di Narnia, pubblica “Le lettere di Berlicche”, immaginaria corrispondenza tra due diavoli: l’esperto Berlicche e suo nipote Malacoda, apprendista tentatore. Pagina dopo pagina, lo zio guida il giovane nella sua missione, e nel farlo Lewis ci racconta l’animo umano, così come la singolare logica del demonio, e quella del suo Nemico.</span></i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><span style="color: blue;"><br />Anche oggi si potrebbe raccontare una storia così? Ora che anche all’inferno usa la messaggistica online, qualche messaggio potrebbe arrivare sino a noi. Come quelli tra Codamozza, alunno del Liceo Minosse, ed il suo professore di tentazioni del biennio, o come quelli tra l’angelo Luca ed il suo insegnante di Beatitudini al Liceo Maddalena, scuola superiore per angeli custodi.</span></i></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-71512702001491312622020-03-22T05:24:00.002-07:002020-03-29T12:12:18.828-07:00Impianto cocleare<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" /></a></div>
Codamozza@<br />
<br />
Prof., <br />
<br />
perché mi ha assegnato quella mocciosetta? Mi sfugge sempre, non riuscirò ad ottenere nulla dai suoi sette anni. <br />
<br />
<br />
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" /></a> Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Codamozza, <br />
<br />
giovane impaziente! <br />
<br />
Come vi dicevo a lezione, lavorare su quei rospetti è materia difficile: il Nemico li segue in modo speciale. Ma qualcosa si può fare: più che grandi peccati, gettare un’ombra sulla loro vita. <br />
<br />
Osserva l’ambiente in cui vive: la famiglia, purtroppo è unita, col padre impegnato sul lavoro, ma presente la sera, e la madre che si dedica a seguire la mocciosa e il fratello minore. <br />
<br />
Interessante la situazione del fratellino: è sordo, o meglio lo sarebbe, se non fossero intervenuti con un impianto cocleare: i primi risultati li hanno riempiti di gioia, ma la cura richiede ancora grande impegno a tutti. E fatica: vedi di sfruttarla a nostro vantaggio! <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB7oMaKCoAIHQ6-9BYesmsBzsvKLlD8-nqLcv7lMD2oQil-HqfR1Z3MfdId4_f42EYMhk-9WQ0dzaCRNeqLtRXnc6xCvv8NtWkOpi8UTeux6-1swzwl_GxFRqKtwdmNptLpUBlzQZ_6uo/s1600/Codamozza_testa_mini.jpg" /></a></div>
Codamozza@ <br />
<br />
Prof., <br />
<br />
oggi la mocciosetta era tutta felice, perché finita scuola, sarebbe andata a tennis. Che faccia ha fatto quando ha visto arrivare la mamma senza la racchetta, e col fratellino per mano! <br />
<br />
«Bisogna che andiamo subito a casa: sono sola con voi due, se ti accompagniamo a tennis, finisce che tuo fratello prende freddo. Domani abbiamo la visita di controllo per tarare i processori: l’ospedale è lontano, se non sta bene è un disastro». <br />
<br />
Era dispiaciuta, naturalmente, ma è bastata una merenda con pane e cioccolato per farla ritornare contenta. <br />
<br />
A casa, dopo aver mangiato, si è messa a giocare col fratellino: a lui piacciono gli albi da colorare dei supereroi, il suo preferito è Flash: «Guarda come corro! Sono velocissimo, sono Flash!». <br />
<br />
Così le è venuta un’idea: perché giocare con le bambole, quando puoi vestire un fratellino vero? Gli ha chiesto: «Vuoi diventare Flash?» e lui ha cominciato a correre con la fantasia. <br />
<br />
Gli ha fatto indossare il suo pigiama rosso, ha ritagliato il simbolo col fulmine e glielo ha attaccato sul petto. <br />
<br />
Restavano le alette di cartone da mettere in testa: «Dove le metto? Non riesco ad attaccarle ai capelli. Forse ai processori dietro le orecchie? Ma lì non si vedono bene!» Poi ha guardato le antenne, quei due dischetti piatti collegati con un piccolo filo ai processori: posizionate ai lati del capo, le sembravano proprio al posto giusto: «Stai fermo un momento, che incollo le alette, poi sei davvero Flash». <br />
<br />
Si sono presentati fierissimi dalla mamma, che appena ha realizzato, ha cominciato a gridare: «Cos’hai fatto a tuo fratello!» <br />
<br />
Sgridate, lacrime: la serata è incominciata bene! <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
Luca@ <br />
<br />
Andrea si stringeva a Emma, non capiva perché la mamma si era arrabbiata. E non riusciva nemmeno a sentire la sorella, perché i processori li aveva presi papà, rientrato da poco dal lavoro, per ripulirli dalla colla. <br />
<br />
Emma, mentre lo abbraccia, ripensa alla storia della voce che gli ha raccontato papà. Per Andrea, le parole non passano attraverso l’orecchio esterno. Entrano invece nei processori sistemati dietro le orecchie, che le trasformano in segnali elettrici. Corrono attraverso i piccoli fili sino alle due antenne tonde che ogni mattina gli appoggiano sulla testa. Le antenne stanno al posto giusto perché sotto la pelle hanno messo due magneti: non li vedi, ma se li cerchi piano con le dita sono lì. <br />
<br />
Poi quei segnali, attraverso le antenne, arrivano ai cavi di elettrodi che, quando l’hanno operato, hanno inserito nella coclea dell’orecchio. Gli elettrodi li trasmettono al nervo acustico e il cervello di Andrea, dopo tanto lavoro di logopedia, riesce a identificare i suoni. Così lui sente, e impara a parlare. <br />
<br />
Emma non ha capito bene, soprattutto come hanno fatto ad entrare nelle orecchie del fratellino: a volte pensa a quelle sottili cicatrici come a due cernierine, per chiudere l’astuccio dei tesori. <br />
<br />
Però una cosa l’ha capita, che Andrea adesso sente. E, anche se deve tornare all’ospedale tante volte «Per tarare i processori», come le ha spiegato papà, è bello poter parlare con lui. <br />
<br />
Prima di spegnere la luce, con papà e mamma si sono chiesti scusa e hanno fatto pace. Mamma ha detto che domani partiranno presto con Andrea e papà: ci sarà la nonna a svegliarla, e poi a prenderla all’uscita di scuola. <br />
<br />
Una preghiera, il bacio della buonanotte, l’ultimo bicchiere d’acqua, un abbraccio, un ultimo peluche da portare a letto. Sono andati a dormire. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIsI6a9Y4_819M1fbigGnPqnoQyZ5tfGvYDHFRjyRpmwaByJc_JT9_rd8MfAgC5LxOYdODafhaoAMYVjTRI-oxWKeFPnfar1hyuSCPCfYpqHGvPx0pPdl8EfMgNoA9xR_HhOmV_ZBLDIQ/s1600/AngeloProf_testa_crop_mini.jpg" /></a></div>
Prof.beatitudini@ <br />
<br />
Grazie Luca! <br />
<br />
La salute di Andrea è stata da subito una sfida per tutta la famiglia, da quando hanno scoperto che non sentiva, alla decisione per l’operazione. E poi le visite periodiche in ospedale, la logopedia… Hanno cercato di salvaguardare Emma, che comunque si è coinvolta da subito col fratellino. Qualche volta le pesa, o le viene un po’ di paura. Però sente di essere amata, e questo la sostiene. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Codamozza, <br />
<br />
oggi, mentre il fratellino sarà in ospedale, la mocciosa andrà a catechismo. <br />
<br />
Ho dato uno sguardo al programma: parleranno della creazione. Il Nemico che dà vita a tutte le cose, che le sostiene nel loro esistere: quando riusciremo a liberarci da questo disgustoso legame con lui? <br />
<br />
L’argomento è scabroso: in questi piccoli è ancora vivo lo stupore dell’esserci, la novità dell’esistere. Spesso, alla domanda: «Per cosa vuoi dire grazie?» rispondono: «Per la vita». <br />
<br />
E poi si guardano intorno, contemplano un universo che sentono essergli dato in dono. Ne percepiscono la bellezza, l’unità, la complessità. E chiedono: «Chi l’ha fatto?». <br />
<br />
Quando gli presentano il Nemico come creatore, capiscono perfettamente. <br />
<br />
Per insidiarli, occorre aspettare a lungo, e conoscere il loro modo di pensare. Quando sono dei mocciosi, a loro interessano le domande fondamentali, più che i passaggi intermedi: facilmente immaginano una creazione immediata e diretta di tutte le cose, quasi magica. Aspetta che studino ancora un po’, che approfondiscano la complessità dell’origine dell’universo e della vita: allora, insieme a qualche ingenuità da bambino, potrai fargli rifiutare tante verità che aveva compreso. <br />
<br />
Per altri sarà più difficile: più entreranno in profondità nella ricchezza del reale, più gioiranno dell’opera del Nemico. Ma di questo ci occuperemo a suo tempo. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Codamozza@ <br />
<br />
Prof., <br />
<br />
l’incontro non è partito bene: sorrisi, matite colorate, voglia di imparare. La catechista ha preparato un mappamondo colorato, circondato da un cielo stellato: «Chi ha fatto il mondo?». <br />
<br />
L’annuncio del Nemico-creatore, li ha riempiti di gioia: <br />
<br />
«Ha fatto la terra!» <br />
<br />
«E le stelle!» <br />
<br />
«Certe stelle sono venti volte più grandi del sole» spiegava puffo scienziato. <br />
<br />
«Le vediamo piccole, perché sono lontane» è intervenuta la catechista. <br />
<br />
Il puffo secchione, allora: «Ha fatto anche Marte!» <br />
<br />
Un’altra piccoletta, piena di meraviglia per il mondo che le si dispiegava davanti: «Ha creato gli occhi!» <br />
<br />
Allora un pensiero ha trafitto la nostra mocciosa. Si è fatta seria, pallida, mentre diceva: <br />
<br />
«Le orecchie di mio fratello non sentivano niente. L’hanno operato: ha l’impianto cocleare». <br />
<br />
E un’ombra scura si è allungata su di lei. <br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20V5rtGkrGayCf9nIxiXBi1LIO3giGIz-fIUd0Jmi5YYVndsuAk3hwT9x7hJIncc78HKwkHYuK5b7m81hr42CKPCVfMw_l2qEMphRIxl-WQWkOmAOHOQ5VvlQ4t_8y4f7iHeurDccoXY/s1600/Professore_testa_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
Prof.tentazioni@ <br />
<br />
Bene Codamozza, quello era il tuo obiettivo. <br />
<br />
Ma le tue azioni sono sempre insufficienti, i rapporti incompleti. <br />
<br />
Perché non mi hai scritto quello che è successo dopo? <br />
<br />
Dovrei punirti per questo, ma riconosco che il compito era difficile, allora non lo farò. Anzi, come quei mocciosi, giocheremo insieme: ho scoperto che oltre ai supereroi, esistono tanti supercattivi. <br />
<br />
Conosci Galactus, il divoratore di mondi? Torna presto, che ho un certo appetito. <br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Uzs0P_Bw46IhAjcXzAgz6F_3aKnFs4CciIssvAlXT_EQZ-pLwvX0RSaz3gmOcBrtjFqAM8OHsd3Yp_A3TSA9ChNKvXALUz1KJ2vFtdaJI2WuMXnrb1A_JGHeljQJmvpx1sdcfq2iGJ0/s1600/AngeloLuca_testa_crop_nocorpo_mini.jpg" /></a></div>
Luca@ <br />
<br />
In quel momento Emma quasi tratteneva il respiro. <br />
<br />
La sua catechista ha guardato il crocifisso sul muro: “Tu hai preso su di te tutti i dolori. Emma è piccola, un peso troppo grande potrebbe travolgerla, come posso risponderle?”. <br />
<br />
Ha chiuso un attimo gli occhi, poi, guardandola, ha incominciato: «Vedi Emma, le cose belle sono anche fragili. Anche gli uomini si possono ammalare, ferire, avere delle difficoltà da affrontare già da quando sono piccoli. <br />
<br />
Però abbiamo l’intelligenza, per capire, curare: io non vedo bene, ma qualcuno ha inventato gli occhiali, e così per me va meglio. Tuo fratello non sentirebbe, ma c’è l’impianto cocleare, e potete parlarvi. <br />
<br />
E poi siamo capaci di amare: se ami puoi essere l’occhio per chi non vede, il sostegno per chi non cammina, la voce per chi non ha voce». <br />
<br />
Emma l’ha guardata, ci ha pensato su un momento, e poi le ha sorriso, come a dire: «Allora ce la posso fare». <br />
<br />
Poi l’ora è andata avanti: c’era da incollare il disegno sul quaderno, colorare e poi prepararsi, che si va a casa. <br />
<br />
Mentre l’aiutava a chiudere la cerniera del giubbotto, la sua catechista le ha chiesto com’era andato l’incontro. <br />
<br />
Ed Emma: «Mi veniva da piangere, ma non ho pianto. Sono contenta». <br />
<br />
… <br />
<br />
Quando è rientrata a casa, assieme alla nonna, ha trovato la mamma e il fratellino che la aspettavano. <br />
<br />
L’ha abbracciato fortissimo (“l’amore”, pensava), poi ha subito chiesto alla mamma: «Funzionano bene i processori di Andrea? (“l’intelligenza”) E quando l’ha rassicurata, sono andati a giocare assieme. <br />
<br />
Andrea era felice: «Guarda cosa mi ha comprato la mamma!» e le ha mostrato un nuovo albo dei supereroi da colorare, questa volta di Hulk, il gigante verde: «Non mi piace più Flash. Ora voglio essere Hulk! È grande, è forte, Hulk spacca!» <br />
<br />
E mentre cercava di levarsi la maglietta, per restare a torso nudo come il suo eroe, subito a Emma è venuta un’idea: «Mamma? Dove sono i colori a dita? <br />
<br />
Mi serve il verde».<br />
<br />
<br />
____________________<br />
<br />
<br />
I racconti di Codamozza e il professore sono stati pubblicati in due libri da Effatà Editrice, i personaggi sono stati creati graficamente da <a href="https://www.instagram.com/ortolanileo/" target="_blank">Leo Ortolani</a>, che ha realizzato anche le copertine.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPuPXtOLdE_66ICa4ITLNC85ewycILHIzytYddZgwFp6I_b1W6zdfIs7fslM_czhkfft0nkX7LuZ3zvxEDVAx1AIQSqmeU3vPTz72UgyjNat35GLup9r1j8zQEVPHi2KA6IukkYdMpD8/s1600/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="956" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPuPXtOLdE_66ICa4ITLNC85ewycILHIzytYddZgwFp6I_b1W6zdfIs7fslM_czhkfft0nkX7LuZ3zvxEDVAx1AIQSqmeU3vPTz72UgyjNat35GLup9r1j8zQEVPHi2KA6IukkYdMpD8/s320/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" width="218" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf9NqCPITASDXyHDB3s0m20PeP2XbZbrJ0bbXA9r670Xirw4hi8wG1QjoPx9yEkBzfB-rwJ_eW7Pus48tU3zS4ORtGR9BlikbMA79kvt0jWFdUts1tWLkgSBkQ2ZkwvR4w0rdRVDivho/s1600/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="956" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf9NqCPITASDXyHDB3s0m20PeP2XbZbrJ0bbXA9r670Xirw4hi8wG1QjoPx9yEkBzfB-rwJ_eW7Pus48tU3zS4ORtGR9BlikbMA79kvt0jWFdUts1tWLkgSBkQ2ZkwvR4w0rdRVDivho/s320/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" width="218" /></a><br />
<br />
si possono acquistare presso <a href="https://editrice.effata.it/autore/tommaso-danovaro/" target="_blank">Effatà Editrice</a>, sulle principali librerie online (ad esempio: <a href="https://www.amazon.it/s?k=tommaso+danovaro&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss" target="_blank">Amazon</a>, <a href="https://www.ibs.it/search/?ts=as&query=tommaso+danovaro&query_seo=tommaso+danovaro&qs=true" target="_blank">Ibs</a>, <a href="https://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=tommaso+danovaro&cat1=&prm=" target="_blank">Feltrinelli</a>), richiedere in libreria.<br />
<br />
Dall'introduzione al primo volume:<br />
<br />
<i><span style="color: blue;">Nel 1942, C.S. Lewis, l’autore delle Cronache di Narnia, pubblica “Le lettere di Berlicche”, immaginaria corrispondenza tra due diavoli: l’esperto Berlicche e suo nipote Malacoda, apprendista tentatore. Pagina dopo pagina, lo zio guida il giovane nella sua missione, e nel farlo Lewis ci racconta l’animo umano, così come la singolare logica del demonio, e quella del suo Nemico.</span></i><br />
<i><span style="color: blue;"><br />Anche oggi si potrebbe raccontare una storia così? Ora che anche all’inferno usa la messaggistica online, qualche messaggio potrebbe arrivare sino a noi. Come quelli tra Codamozza, alunno del Liceo Minosse, ed il suo professore di tentazioni del biennio, o come quelli tra l’angelo Luca ed il suo insegnante di Beatitudini al Liceo Maddalena, scuola superiore per angeli custodi.</span></i><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
</div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-82954297153124758142019-05-23T07:18:00.002-07:002023-03-28T13:08:17.204-07:00Codamozza lab: sette schede tra vizi e virtùSette vizi capitali, sette virtù per combatterli.<br />
<br />
Con Codamozza nascono dialoghi, a volte si lavora: c'è chi lo utilizza per cammini di formazione e campi estivi.<br />
<br />
Un strumento da affiancare ai vizi capitali raccontati da Codamozza 2, sono le schede sulle virtù preparate dal Centro Ragazzi per l'Unità del Movimento dei Focolari (vedi <a href="http://wordteens.focolare.org/it/pdv-archivio/ita-no-ai-vizi-si-alle-virtu.html" target="_blank">qui</a>, la sezione PDV No ai vizi sì alle virtù), ora pubblicate online in forma completa.<br /><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUvGCZ1qh2AmV5U9-J2lwhdGMcqe4-H25Y_QqyjQa0kdsduM6aJw20_w0YctJd8WF5zOlAlFlAbqacGV8kkwwQ89s9TMo4WKNlJVOQRoq9ZUKANkDBlW93wamQ75EaKwBUvONQdAeoAcY/s1600/PDV_pazienza_Mt18%252C32.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="876" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUvGCZ1qh2AmV5U9-J2lwhdGMcqe4-H25Y_QqyjQa0kdsduM6aJw20_w0YctJd8WF5zOlAlFlAbqacGV8kkwwQ89s9TMo4WKNlJVOQRoq9ZUKANkDBlW93wamQ75EaKwBUvONQdAeoAcY/s200/PDV_pazienza_Mt18%252C32.jpg" width="141" /></a>Così, partendo da <a href="https://editrice.effata.it/libro/9788869292187/codamozza-e-il-professore-2/" target="_blank">Codamozza e il professore 2</a>:<br />
<br />
con il cap. 1, Invidia, si può usare la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3400-pdv-benevolenza-lc15-32/file.html" target="_blank">Benevolenza</a><br />con il cap. 2, Lussuria, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3313-pdv-purezza-lc11-34/file.html" target="_blank">Purezza</a><br />
con il cap. 3, Avarizia, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3310-pdv-generosita-lc-6-38/file.html" target="_blank">Generosità</a><br />
con il cap. 4, Superbia, la scheda sull'<a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3314-pdv-umilta-gv13-14/file.html" target="_blank">Umiltà</a><br />
con il cap. 5, Accidia, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3401-pdv-laboriosita-mt25-29/file.html" target="_blank">Laboriosità</a><br />
con il cap. 6, Gola, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3399-pdv-sobrieta-gv6-27/file.html" target="_blank">Sobrietà</a><br />
con il cap. 7, Ira, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3312-pdv-pazienza-mt18-32-1/file.html" target="_blank">Pazienza</a><br />
<br />
Grazie a chi vorrà continuare a condividere le sue esperienze!<br />
<div>
<br /></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-2115053616274677812018-05-09T03:24:00.001-07:002018-05-09T03:29:44.230-07:00Codamozza lab 2: un campo estivo sui sette vizi capitali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaBYLlmCK1gzbW3mTGEDD4roHtv73vpKW6v4ZsX-bYkuh1fbxipHuV13uVtRpG7o6_eypn-2w_zw_HcW837nnAWxR380JqT6enAoUm2xvrkca7h2uA04qxv72b5gP5UUoJjGk-NTZZP0w/s1600/Libretto+Colonia+17.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1132" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaBYLlmCK1gzbW3mTGEDD4roHtv73vpKW6v4ZsX-bYkuh1fbxipHuV13uVtRpG7o6_eypn-2w_zw_HcW837nnAWxR380JqT6enAoUm2xvrkca7h2uA04qxv72b5gP5UUoJjGk-NTZZP0w/s200/Libretto+Colonia+17.jpg" width="141" /></a></div>
Hai mai giocato a <i>Abbatti il demone</i>? Hai mai assaggiato il <i>pollo alla Codamozza</i>?<br />
<br />
Ecco un intero campo estivo ambientato nel mondo di Codamozza, sette giorni di giochi e attività con i sette vizi capitali e le virtù opposte.<br />
Un lavoro sviluppato dall'ACR -Azione Cattolica Ragazzi- della parrocchia San Giacomo Maggiore di Pontedecimo.<br />
<br />
Scrivono: <i>abbiamo "recitato" i racconti del libro o meglio ci abbiamo provato. I
ragazzi sono stati molto partecipi sia durante le scenette sia durante
le attività formative (ogni giorno il tema era un peccato).</i><br />
<i>Abbiamo poi basato tutti i giochi le attività e i vari servizi svolti
sul libro di Codamozza e Il professore, chiamando le squadre con i nomi
dei personaggi (i due buoni li abbiamo inventati), oppure chiamando i
giochi con nomi di "tentazioni" o nomi legati
a aspetti buoni della Chiesa, chiamando i nomi delle stanze o del
refettorio con nomi legati a Inferno o Paradiso.</i><br />
<br />
Nei due fascicoli, lo schema della settimana con giochi e ambientazioni a tema ed una serie di spunti di riflessione e attività per ciascun vizio capitale<br />
<div class="issuuembed" data-configid="1123290/61096381" style="height: 565px; width: 400px;">
</div>
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<br />
<div class="issuuembed" data-configid="1123290/61096137" style="height: 565px; width: 400px;">
</div>
<script async="true" src="//e.issuu.com/embed.js" type="text/javascript"></script>
<br />
Il libretto con lo schema della settimana si può scaricare qui: <span style="color: #444444; font-family: "roboto" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;"><a href="https://goo.gl/nRswjP">https://goo.gl/nRswjP</a></span><br />
Il libretto con gli spunti di riflessione si può scaricare da qui: <span style="color: #444444; font-family: "roboto" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;"><a href="https://goo.gl/7KVGfr">https://goo.gl/7KVGfr</a> </span>Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-17138991649692733612018-04-09T11:18:00.003-07:002019-05-05T11:16:44.228-07:00Codamozza lab. Per un laboratorio con i ragazzi su vizi e virtù.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1hZM8Qt2n2b-6hAx5t__LPQrutxWySxwgaPG5c8jw_PqGj9zC7OLo26LLT0aSPXmnRO-o5kfm_h_8ANOpEhdK4vLEK2ZnV6Gw_uvsHu0jDxpyquW4S_pEIzwVu-L-djdVbChv287IjqM/s1600/Codamozza_RxU_Bra.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1hZM8Qt2n2b-6hAx5t__LPQrutxWySxwgaPG5c8jw_PqGj9zC7OLo26LLT0aSPXmnRO-o5kfm_h_8ANOpEhdK4vLEK2ZnV6Gw_uvsHu0jDxpyquW4S_pEIzwVu-L-djdVbChv287IjqM/s200/Codamozza_RxU_Bra.jpg" width="200" /></a></div>
Codamozza genera dialoghi. È un’esperienza che hanno fatto diversi gruppi di
adolescenti in varie parti d’Italia.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd73HTSo160zKhyMMJdfuWKIfFBhejOkB6nSgXTewYgodbuqbzfoHIyzX0wWIIrRi_IaR9NKE6gS7Hexew8Bb0fnVMF7XX2cJsaWZiL6KCzHdu8PHTjO_o_LBKJiE6gWe1HL4ejSnhxgs/s1600/Codamozza_RxU_Bra2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd73HTSo160zKhyMMJdfuWKIfFBhejOkB6nSgXTewYgodbuqbzfoHIyzX0wWIIrRi_IaR9NKE6gS7Hexew8Bb0fnVMF7XX2cJsaWZiL6KCzHdu8PHTjO_o_LBKJiE6gWe1HL4ejSnhxgs/s200/Codamozza_RxU_Bra2.jpg" width="200" /></a><br />
Leggono un capitolo assieme, magari
assegnando a ciascuno un personaggio diverso, e molte volte succede che la storia narrata faccia emergere la propria storia vissuta, e il desiderio di condividerla: "anche a me...", "anche al mio amico è successo che..."<br />
<br />
<br />
Ci si scopre in cammino, tra la tentazione del male e la possibilità del bene, di ricominciare.<br />
<br />
Per continuare a lavorare assieme in questa via, uno strumento utile possono essere alcune schede preparate dal Centro Ragazzi per l'Unità del Movimento dei Focolari (vedi <a href="http://wordteens.focolare.org/it/" target="_blank">qui</a>), ispirate a "No ai vizi, sì alle virtù" di Chiara Lubich, un testo che è stato fonte di ispirazione anche per Codamozza.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF3i66hUZjT3OtwANn1AV2PIxNrvW6-eXtbNLiDstXIJR8hdUyHwd8YaNdhm5ReBIJcAgBaXZHODCBs3yicsPeq8fxqtl5DGxmhXUNLb50r7vzimy8KvCCQUF_khuVdKhz2jaiPTzi-e8/s1600/PDV_generosit%25C3%25A0_Lc+6%252C38.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="878" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF3i66hUZjT3OtwANn1AV2PIxNrvW6-eXtbNLiDstXIJR8hdUyHwd8YaNdhm5ReBIJcAgBaXZHODCBs3yicsPeq8fxqtl5DGxmhXUNLb50r7vzimy8KvCCQUF_khuVdKhz2jaiPTzi-e8/s200/PDV_generosit%25C3%25A0_Lc+6%252C38.jpg" width="141" /></a>Così, partendo da <a href="https://editrice.effata.it/libro/9788869292187/codamozza-e-il-professore-2/" target="_blank">Codamozza e il professore 2</a>:<br />
<br />
dopo il cap. 2, Lussuria, si può usare la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3313-pdv-purezza-lc11-34/file.html" target="_blank">Purezza</a><br />
dopo il cap. 3, Avarizia, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3310-pdv-generosita-lc-6-38/file.html" target="_blank">Generosità</a><br />
dopo il cap. 4, Superbia, la scheda sull'<a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3314-pdv-umilta-gv13-14/file.html" target="_blank">Umiltà</a><br />
dopo il cap. 7, Ira, la scheda sulla <a href="http://wordteens.focolare.org/it/current-15-17-it-3/3312-pdv-pazienza-mt18-32-1/file.html" target="_blank">Pazienza</a><br />
<br />
Un grazie speciale a chi vorrà continuare a condividere le sue esperienze!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-64527321680180084652017-12-23T09:27:00.000-08:002019-10-19T01:21:17.597-07:00Michele e la vera grandezza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5bLndc6oZJ_it1v9JPUe3ElC0DlEWeEzntPitPELn_NK7FDRWR8nDdajhyphenhyphen89gZ3zZj5RLPGuTUhxMNQrFRX8fnLhiAmYmL6wEwf10YFdAzY8AmG8oO9mVnEYTMPY5b34YVlaVsIz-8vg/s1600/78_80_Favola.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1131" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5bLndc6oZJ_it1v9JPUe3ElC0DlEWeEzntPitPELn_NK7FDRWR8nDdajhyphenhyphen89gZ3zZj5RLPGuTUhxMNQrFRX8fnLhiAmYmL6wEwf10YFdAzY8AmG8oO9mVnEYTMPY5b34YVlaVsIz-8vg/s320/78_80_Favola.jpg" width="226" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
Michele uscì di casa presto quel mattino; con la bisaccia a
tracolla e qualche moneta in tasca. Aveva deciso che non si sarebbe fermato sino
a quando non avesse trovato un uomo veramente grande, per poter diventare come
lui</div>
<div class="MsoNormal">
Dopo parecchio cammino incontrò il Mercante; coperto di una
ricca e calda veste, con un bellissimo medaglione d’oro al collo </div>
<div class="MsoNormal">
– Dimmi, Mercante, cosa ti rende grande?</div>
<div class="MsoNormal">
– Il mio denaro mi rende grande, ragazzino. Con i miei soldi
posso comprarmi tutto quello che voglio </div>
<div class="MsoNormal">
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia </div>
<div class="MsoNormal">
– Vedi la mia
cintura? Questo grande mazzo di chiavi raccoglie tutte le mie preoccupazioni.
La mia ricchezza può dileguarsi in una notte se i ladri riescono ad assalirmi,
le mie notti non sono certo serene.</div>
<div class="MsoNormal">
Michele decise allora di cercare oltre </div>
<div class="MsoNormal">
Il giorno dopo incontrò il Guerriero. La sua armatura era splendida;
alla cintura pendeva una lunga spada dalla lama lucente </div>
<div class="MsoNormal">
– Dimmi, Cavaliere, cosa ti rende grande?</div>
<div class="MsoNormal">
– La mia forza mi rende grande, ragazzino. Il mio braccio potente
è desiderato da tutti i signori; nessuno più di me sa combattere bene </div>
<div class="MsoNormal">
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia </div>
<div class="MsoNormal">
– Vedi la mia spada?
Ora splende come l’argento, ma alla fine della battaglia gocciola sempre sangue
</div>
<div class="MsoNormal">
Ogni vittoria mi frutta lodi e onori dei signori, ma anche
pianti silenziosi e lontani di famiglie distrutte, di cuori spezzati dal dolore
per la perdita di un amico, un fratello, un parente.</div>
<div class="MsoNormal">
Quell’uomo sembrava grande, ma non era per niente felice.
Michele cercò oltre </div>
<div class="MsoNormal">
Il giorno dopo incontrò l’Artista </div>
<div class="MsoNormal">
Vestiva un abito sgargiante, a tracolla lo strumento </div>
<div class="MsoNormal">
– Dimmi, Artista, cosa ti rende grande?</div>
<div class="MsoNormal">
– La mia arte mi rende grande, ragazzino. So cantare, so
suonare e anche ballare. Tutti mi applaudono, sono felici quando canto e vorrebbero
imitarmi.</div>
<div class="MsoNormal">
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia </div>
<div class="MsoNormal">
– Vedi, ragazzino, dopo ogni concerto tutti mi applaudono,
mi abbracciano... ma poi vanno a casa </div>
<div class="MsoNormal">
Ed io resto solo. A nessuno importa se sono triste o felice,
vogliono solo che io canti. Nessuno mi ama veramente </div>
<div class="MsoNormal">
Dopo quell’incontro Michele decise di cercare la felicità
sui volti delle persone </div>
<div class="MsoNormal">
Solo tre giorni dopo incontrò un volto felice, dallo sguardo
gioioso e fiero insieme. Era un uomo dalla veste semplice, e non portava niente
con sé. E, che strano, fu lui a parlare per primo </div>
<div class="MsoNormal">
– Ciao! Come ti chiami? </div>
<div class="MsoNormal">
– Michele! E tu chi sei? </div>
<div class="MsoNormal">
– Sono
Filippo. Dimmi, cosa vuoi? </div>
<div class="MsoNormal">
– Voglio incontrare un uomo veramente grande, ma
anche felice, per diventare come lui </div>
<div class="MsoNormal">
– Allora ti farò conoscere il mio Signore. È lui che mi
rende grande </div>
<div class="MsoNormal">
– Tu sei grande? Io ti vedo felice, ma non sembri grande...
Non hai una ricca veste, né la spada alla cintura, né uno strumento a tracolla!</div>
<div class="MsoNormal">
– Vedi, Michele, io non
ho bisogno di ricchezze. Il mio Signore mi dà tutto ciò di cui ho bisogno, e
quando me ne dà in sovrappiù lo regalo subito, così le mie notti sono serene.</div>
<div class="MsoNormal">
Non mi serve una spada. Una parola del mio Signore è più
affilata, e vince senza uccidere, anzi, dà la vita.</div>
<div class="MsoNormal">
Non mi serve uno strumento. Mi dà molta più gioia stare con
il mio Signore. Quando canto a volte gli altri mi applaudano, a volte no. Ma non
importa. Perché lui mi ascolta sempre e ne sono felice.</div>
<div class="MsoNormal">
Il mio Signore mi rende grande </div>
<div class="MsoNormal">
– Fammelo conoscere allora! </div>
<br />
<div class="MsoNormal">
E quel giorno rimase con lui </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i>____________________________________________________________</i><br />
<i>La storia di Michele è stata pubblicata sulla rivista <a href="https://www.cittanuova.it/" target="_blank">Città Nuova</a> n. 14/2006</i></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-64360227519034417372017-12-02T05:05:00.001-08:002017-12-02T05:09:21.030-08:00Coraggioso e diretto: la rivista Presbyteri su Codamozza<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiy-XzCDagUKFjE3_4gRAPUx8oQtgPX8zKulSFbVF_Tezw-buzg5OAaavS-FNgoMOD1rSvSwo3TZNSOU8yWktavBRhBfdedMD-t8axyBq7CcjyZXISkaTKEEQf49fFpMNz4KxdWc-5Sck/s1600/Presbyteri_intestazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="252" data-original-width="1015" height="79" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiy-XzCDagUKFjE3_4gRAPUx8oQtgPX8zKulSFbVF_Tezw-buzg5OAaavS-FNgoMOD1rSvSwo3TZNSOU8yWktavBRhBfdedMD-t8axyBq7CcjyZXISkaTKEEQf49fFpMNz4KxdWc-5Sck/s320/Presbyteri_intestazione.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
"Interessante, coraggioso e diretto": la rivista <a href="http://www.padriventurini.it/-chi-e-...presbyteri-.html" target="_blank">Presbyteri</a> recensisce i due volumi di Codamozza:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyiGUa6orL-hDwAlj5KWvXpw6kh4WSAYsNWoo4n5x-JsjcEBEEUoF93SA0tx1XHGX-jH5dYsbPo5r1oHZtS0dfZHmgbqLGBCoSXaYAXaxRk-WhdxI3uoVNTqoZErhAf51z6GUCE_XTl80/s1600/Presbyteri_Codamozza1new.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1250" data-original-width="650" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyiGUa6orL-hDwAlj5KWvXpw6kh4WSAYsNWoo4n5x-JsjcEBEEUoF93SA0tx1XHGX-jH5dYsbPo5r1oHZtS0dfZHmgbqLGBCoSXaYAXaxRk-WhdxI3uoVNTqoZErhAf51z6GUCE_XTl80/s640/Presbyteri_Codamozza1new.jpg" width="331" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrll1i4o7pBbKS5YKbDyNMLpREVRQoY6BgZzDzlCXazNhLCNYRbDHkKoeOgA1XWvjMVdoP_bTp1SwWGgsNAcdMUNqLHNfxzPF4aKC2mBHA-QpDwEX7tR17zUfIdBmCgukBt10WbnvKMxE/s1600/Presbyteri_Codamozza2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="650" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrll1i4o7pBbKS5YKbDyNMLpREVRQoY6BgZzDzlCXazNhLCNYRbDHkKoeOgA1XWvjMVdoP_bTp1SwWGgsNAcdMUNqLHNfxzPF4aKC2mBHA-QpDwEX7tR17zUfIdBmCgukBt10WbnvKMxE/s400/Presbyteri_Codamozza2.jpg" width="288" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<i>Presbyteri</i>, n. 8 (agosto 2017), p. 639</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-70762493649311880352017-07-11T08:15:00.000-07:002017-07-11T14:14:34.449-07:00"Ciao, Michele". Incontrare Zerocalcare a Genova<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_eZXmR2GoknfVsT9H39fw-jlLiomfrI-3V7qxDjGvbYa2hirNys7HN-IohYJ-SpQHWySwkRQff2iU2-rh6VUAZg-I9Pte6ESyGUsp86X3tldHLr8NeG4hmcPDbY0YUIJ7ApWmIOscvs4/s1600/Cine%2526Comic2017.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="819" data-original-width="586" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_eZXmR2GoknfVsT9H39fw-jlLiomfrI-3V7qxDjGvbYa2hirNys7HN-IohYJ-SpQHWySwkRQff2iU2-rh6VUAZg-I9Pte6ESyGUsp86X3tldHLr8NeG4hmcPDbY0YUIJ7ApWmIOscvs4/s320/Cine%2526Comic2017.png" width="225" /></a></div>
“Ciao, Michele”. Si presenta, ti guarda negli occhi e ti stringe la mano.<br />
<br />
<a href="http://www.zerocalcare.it/" target="_blank">Michele Rech, Zerocalcare</a>, è a Genova per Cine&Comic Fest. <br />
Domenica 9 luglio è prevista un’ora di dialogo: “Zerocalcare: la mia vita come un film” immediatamente prima della proiezione di Logan Noir. Ma su <a href="https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10156350871002306&id=54203027305" target="_blank">Fb</a> aveva scritto che era disponibile a fare disegnetti, e allora decide di restare sino alla fine del film per chi vorrà incontrarlo. È quasi mezzanotte quando può incominciare.<br />
<br />
Ora, incontrare un autore di fumetti porta a sentimenti contrastanti, perché da un lato vai a dirgli grazie per le sue pagine, che ti hanno fatto sognare ridere pensare, dall’altro vai a prenderti qualcosa: il disegnetto, la dedica (o le dediche su tre/quattro volumi, ma c’è chi addirittura si porta un foglio bianco e gli chiede una mini-commission, magari per far colpo sulla fidanzata).<br />
<br />
E poi arrivi al tavolino, ed è lui a presentarsi per primo: “Ciao, Michele” ti guarda negli occhi e ti stringe la mano. E non c’è più prendere o dare, ma un rapporto. Chiede cosa può fare per te, e mentre disegna si interessa a chi sei, cosa fai, come a ricordare che non c’è una star ed i suoi fan, ma ciascuno è importante.<br />
Grazie Michele!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGoSLfGup0dJzfPTJtXu5H18q3P8NPhzuhF4Cb03kwF183buP5Nf88Rn8W2E-EvUdk2zzJ3ftVwDUj-O7Stl3TUBsvPjqUwypZUudVWj91Z4bqi28cnkPhI0apttvnTq7kq3IStuUDyPw/s1600/ZeroCalcareGenova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="577" data-original-width="1024" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGoSLfGup0dJzfPTJtXu5H18q3P8NPhzuhF4Cb03kwF183buP5Nf88Rn8W2E-EvUdk2zzJ3ftVwDUj-O7Stl3TUBsvPjqUwypZUudVWj91Z4bqi28cnkPhI0apttvnTq7kq3IStuUDyPw/s400/ZeroCalcareGenova.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
foto: <a href="https://twitter.com/PortoAnticoGe/status/884165856166637568" target="_blank">Porto Antico Genova</a>Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-26407161482076288602017-06-25T08:34:00.001-07:002017-06-25T08:36:12.575-07:00La terribile coppia. Codamozza 2 su La Voce E Il TempoLa terribile coppia.<br />
Recensione di Codamozza e il professore 2 su <a href="http://www.lavocedeltempo.it/" target="_blank">La Voce E Il Tempo</a>, settimanale della diocesi di Torino (domenica 25 giugno 2017, pag. 19).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx33ekAmkTALjbt5_G7X0apmMu9x6zImHNnKMgxuklj8su95EUZ6Of-GTX53cN7pd6Se3gdszjkG-Z6HqyCGUMmxR6oHSBm2PX8v1in-6QuBw3x1UicNX8gJa4NvEJxnZ2bz30N_nmSN0/s1600/Codamozza2_LaVoceEIlTempo_25062017p19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx33ekAmkTALjbt5_G7X0apmMu9x6zImHNnKMgxuklj8su95EUZ6Of-GTX53cN7pd6Se3gdszjkG-Z6HqyCGUMmxR6oHSBm2PX8v1in-6QuBw3x1UicNX8gJa4NvEJxnZ2bz30N_nmSN0/s1600/Codamozza2_LaVoceEIlTempo_25062017p19.jpg" /></a></div>
<br />Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-16316991519857247042017-05-09T07:31:00.004-07:002017-05-09T07:33:19.487-07:00Piccoli diavoli crescono. Andrea Monda recensisce Codamozza su Avvenire<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_s55QPbBVtDXjGe8BxbhGCPLUT5nf0Z5estsiukJo9d515MNeIe1Ya4Q0uW5gJhuHe57BO4MwfUAOmrGt10RCz3ynWJkzNn0ay_Fo3becu1_ijKzqhtVG-EEwakINSthmFS8GHLW5p5w/s1600/Andrea_Monda.jpg" imageanchor="1" style="background-color: white; clear: right; display: inline !important; float: right; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_s55QPbBVtDXjGe8BxbhGCPLUT5nf0Z5estsiukJo9d515MNeIe1Ya4Q0uW5gJhuHe57BO4MwfUAOmrGt10RCz3ynWJkzNn0ay_Fo3becu1_ijKzqhtVG-EEwakINSthmFS8GHLW5p5w/s200/Andrea_Monda.jpg" width="200" /></a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">"Piccoli diavoli crescono" <a href="http://www.tv2000.it/buongiornoprofessore/andrea-monda/" target="_blank">Andrea Monda</a> recensisce Codamozza su Avvenire: "un libro breve, ma robusto, che spinge il lettore..."</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Gli scritti di Andrea sono sempre interessanti, vedi ad esempio </span><a href="https://bombacarta.com/author/andrea-monda/" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" target="_blank">BombaCarta</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;"> e anche </span><a href="https://andreamonda.it/" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" target="_blank">il suo blog</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">E poi i programmi TV, come <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PL6AqvbxnE8H7GqptbYIhkvORDI7SUFQQm" target="_blank">Hungry Hearts</a> e <a href="https://www.youtube.com/results?search_query=tv2000+buongiorno+professore" target="_blank">Buongiorno professore</a></span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Clicca sull'immagine qui sotto per leggere l'articolo:</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4aORYMW6A44eV1N204dJqF3L2UnJnLFdqU_pTRMmLeiRKoaqRV1xg32NZXLgGKmoG6NEtXJSNqSv03Uf99TgSQBjP8tz5xhwu1u9L2bSAgiCVejApazhKIut5Ae-kffMJCo2tLfhc8U/s1600/Avvenire_7maggio2017_Codamozza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="327" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4aORYMW6A44eV1N204dJqF3L2UnJnLFdqU_pTRMmLeiRKoaqRV1xg32NZXLgGKmoG6NEtXJSNqSv03Uf99TgSQBjP8tz5xhwu1u9L2bSAgiCVejApazhKIut5Ae-kffMJCo2tLfhc8U/s400/Avvenire_7maggio2017_Codamozza.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 13.2px;">Avvenire, 7 maggio 2017, pag. 23</span></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: right;"><br /></span>Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-73057229249341208532017-05-04T02:03:00.000-07:002017-05-04T02:06:59.980-07:00Diavoli e angeli. Codamozza sull'Osservatore Romano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEI-HxPVTx5M7zMjpEGF0mApb_1yKe7jMU_s4czUNpuetSoYd0hD6R1w05dYYzEd3ZugT_FqtvOWd7lU-7Jh0Y_tI4fuaBfebCiy8U-_hxKn0pQDsJzsUZEC-eDI_ScZs6Mcducqcif-k/s1600/QUO_2017_081_0704.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEI-HxPVTx5M7zMjpEGF0mApb_1yKe7jMU_s4czUNpuetSoYd0hD6R1w05dYYzEd3ZugT_FqtvOWd7lU-7Jh0Y_tI4fuaBfebCiy8U-_hxKn0pQDsJzsUZEC-eDI_ScZs6Mcducqcif-k/s200/QUO_2017_081_0704.jpg" width="143" /></a></div>
"Un piccolo libro semplice e profondo..." così Elena Buia Rutt, recensendo Codamozza sull'Osservatore Romano del 7 aprile 2017.<br />
<br />
"L’umorismo che unisce la narrativa di Danovaro al fumetto di Ortolani scombussola le carte del visibile e del convenzionale, proponendo punti di vista nuovi; nelle loro pagine, la debolezza di un individuo ammaliato dal peccato, pur rivelando in modo comico la miseria umana, è “sostenuta” da un atteggiamento di comprensione, che compatisce, che costruisce.<br />
<br />
Lontano da un tono devoto, pio, edificante Codamozza è un libro che si rivolge ai giovani usando il loro linguaggio, descrivendo le loro esperienze quotidiane, dando voce alle loro debolezze come pure alla loro voglia di essere migliori. <br />
<br />
Invidia, Lussuria, Avarizia, Superbia, Accidia, Gola, Ira: sette racconti per i sette vizi capitali, sette storie di ragazzi in bilico tra il fascino seducente del vizio, e la bellezza inaspettata delle virtù."<br />
<br />
L'articolo si può leggere in forma integrale qui:<br />
<a href="http://www.osservatoreromano.va/it/news/diavoli-e-angeli-custodi" target="_blank">http://www.osservatoreromano.va/it/news/diavoli-e-angeli-custodi </a><br />
<br />
<div>
Qui è possibile scaricare il pdf del quotidiano:<br />
<a href="http://www.osservatoreromano.va/vaticanresources/pdf/QUO_2017_081_0704.pdf">http://www.osservatoreromano.va/vaticanresources/pdf/QUO_2017_081_0704.pdf</a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAW185GUUN__Jn1wZrzheBAY07l1Y3lkLLMi1gZpyeuVlyhRjGyW4KI6BU-9Exl1PO8H6wQ3N3Xn-95dVBrOs8GCCv6J9d7Vu9N-Rz4BUMCUiK0cp6j5uZ9pfWRzLpIFlVZcO1ZK_ZL6M/s1600/QUO_2017_081_0704_pag4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAW185GUUN__Jn1wZrzheBAY07l1Y3lkLLMi1gZpyeuVlyhRjGyW4KI6BU-9Exl1PO8H6wQ3N3Xn-95dVBrOs8GCCv6J9d7Vu9N-Rz4BUMCUiK0cp6j5uZ9pfWRzLpIFlVZcO1ZK_ZL6M/s320/QUO_2017_081_0704_pag4.jpg" width="226" /></a></div>
<br /></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-37989436456389055892017-03-25T02:19:00.000-07:002017-04-19T00:58:35.916-07:00Codamozza e il professore 2. Contiene 7 vizi capitali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimb-ZpjIDQSxo4Uj0M8xily01MmPnu78FI9fx2f-PtqUAEQOrAJPL1AYcguN7pNineRFi2lF8AHdG5K70me2Ypj5dVf8zolpHtbF-H_aD8XTFUPZU3SsXrzEnnLT0ynTJgXmI2rJuhpBE/s1600/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimb-ZpjIDQSxo4Uj0M8xily01MmPnu78FI9fx2f-PtqUAEQOrAJPL1AYcguN7pNineRFi2lF8AHdG5K70me2Ypj5dVf8zolpHtbF-H_aD8XTFUPZU3SsXrzEnnLT0ynTJgXmI2rJuhpBE/s400/Codamozza-e-il-professore-2_web.jpg" width="272" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
Arriva in libreria e in fumetteria <a href="https://editrice.effata.it/libro/9788869292187/codamozza-e-il-professore-2/" target="_blank">Codamozza 2. Corso per diavoli e angeli custodi. Contiene 7 vizi capitali</a><br />
<br />
Ritornano il diavolo Codamozza ed il suo professore di
Tentazioni al Liceo Minosse: questa volta l’obiettivo è conquistare le giovani
anime con i sette vizi capitali. Ma in azione ci sono anche Luca, apprendista
angelo custode, ed il suo professore di Beatitudini al liceo Maddalena.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Invidia, Lussuria, Avarizia, Superbia, Accidia, Gola, Ira:
sette racconti per i sette vizi capitali, sette storie di ragazzi in bilico tra
il fascino seducente del vizio, e la bellezza inaspettata delle virtù.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Perché il vizio non ha bisogno di peccati grandiosi, ma di
cattive abitudini che giorno dopo giorno mettono in noi radici.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
O, come direbbe Leo Ortolani, autore della magnifica
copertina: Andare all’i<i>nferno è facile. C’è
una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli</i>
(Rat-Man collection n. 91, pag. 4)</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJqmvDbFD4H9JkuRAsZpU7iE1FvoS8LOiCyp5UmhvxrKd_M2ZRgwrg5tIIx-zSXp_KInz9hsStmeKsGH3J1dyJ8F2FfCJNsWidfHALzdYeNRWhu5gE_KTX0e6prPofN6NLyGIp8YUf6e4/s1600/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJqmvDbFD4H9JkuRAsZpU7iE1FvoS8LOiCyp5UmhvxrKd_M2ZRgwrg5tIIx-zSXp_KInz9hsStmeKsGH3J1dyJ8F2FfCJNsWidfHALzdYeNRWhu5gE_KTX0e6prPofN6NLyGIp8YUf6e4/s200/Codamozza-e-il-professore_web.jpg" width="136" /></a>Della stessa serie: <a href="https://editrice.effata.it/libro/9788869290725/codamozza-e-il-professore/" target="_blank">Codamozza. Corso per diavoli e angeli custodi. Contiene 10 comandamenti</a></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-41608547460993973952016-11-30T09:59:00.000-08:002017-02-15T02:30:23.676-08:00Marvel secret work. I supereroi, Dell'Otto e Codamozza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiesTpzXaCkNjRh2jdo1gsIt5qAyiqiR5mBM9aWvhhGZAIaOVKrxK1WS11qWTkl8xyYnEvBgr10Ifmucd0zBL0eJalagXK0QilXBaM2b6KgApFROnlnvHSA3S6-JS-h1t7huwkZWmqhkc0/s1600/CvwsTtaXEAAEcBv.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiesTpzXaCkNjRh2jdo1gsIt5qAyiqiR5mBM9aWvhhGZAIaOVKrxK1WS11qWTkl8xyYnEvBgr10Ifmucd0zBL0eJalagXK0QilXBaM2b6KgApFROnlnvHSA3S6-JS-h1t7huwkZWmqhkc0/s320/CvwsTtaXEAAEcBv.jpg" width="312" /></a></div>
Marvel Secret Work, un volume possente: vent'anni di lavoro di <a href="http://gabrieledellotto.tumblr.com/">Gabriele Dell'Otto</a>, più di trecento pagine di tavole a pennello, schizzi preparatori, e tante note che raccontano il lavoro dietro le quinte.<br />
<br />
<a href="https://issuu.com/marvelsecretworkdellotto/docs/marvel_secret_work_dell_otto">Qui</a> se ne può leggere un'ampia anteprima, ma sfogliare le pagine è un'altra esperienza: la resa a stampa è altissima (chi volesse acquistare il volume, può trovarlo <a href="http://www.octavalegio.it/">qui</a>).<br />
<br />
E, come un regalo inatteso, tra le pagine anche il commento ad un suo lavoro che avevo pubblicato sul blog, alcuni mesi fa: <a href="http://codamozz.blogspot.it/2016/02/come-due-innamorati-spiderman-e-mary.html"> Come due innamorati. Spiderman e Mary Jane</a> (mi hanno cambiato il nome, ma è quello!)<br />
<br />
Sì, perché anche non conoscendo tutta la mitologia che c'è dietro ogni personaggio, i lavori di Gabriele parlano: per la bellezza formale della composizione, per la cura dell'anatomia, dei materiali, del dettaglio, unita ad una grande energia. Ma soprattutto per come sanno comunicare l'essenza di ciascun eroe e, per riflesso, quanto di noi si rispecchia in ciascuno di loro.<br />
<br />
Come suggerisce la sorprendente citazione di un altro grande fumettista, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Villa_(fumettista)">Claudio Villa</a>, alla chiusura del volume:<br />
<br />
<i>Qualcuno ha detto "Un artista parla di sé, ma un grande artista parla di me [...] perché si capisce che una tale bellezza non è "solo" di questo mondo, ma "abita" Altrove.</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtQX4lELfMW1bsMez0EJsv3DeJFENNYoaxDZQ0ikQd1UgWujvYao6lCABIJvPpc3K73lOmnAIhewf_1DJetDc6ipRxb1URRVXn9IQjPGV4iHTowbDXJNLO3tjJfYVFV-7-jGDONyp2yLE/s1600/IMG_7575.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtQX4lELfMW1bsMez0EJsv3DeJFENNYoaxDZQ0ikQd1UgWujvYao6lCABIJvPpc3K73lOmnAIhewf_1DJetDc6ipRxb1URRVXn9IQjPGV4iHTowbDXJNLO3tjJfYVFV-7-jGDONyp2yLE/s400/IMG_7575.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<span id="goog_492077147"></span><span id="goog_492077148"></span><br /></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-16225515287429439772016-06-10T09:59:00.001-07:002016-06-10T09:59:42.103-07:00Pagine fresche e vivaci. La recensione di Risonanze<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Un'ampia recensione di Codamozza sulla rivista Risonanze.<br />Spoiler alert! Contiene molte anticipazioni sul contenuto del libro, ed il riassunto della trama.<br /><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_8JCa6o0VxNWAtgsqIQru8wV9AbLqSN5LV7UckE0cMNaDhlK8GXA6Yv8ksDQ9bsDNR78jI51y84ztru_B_w-sy4-kXstsDEcB-rTXbCwNJXoUBZyfctSJ_jiEpzRFtDCCDDuNe9fanw/s1600/Codamozza_Risonanze_2crop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_8JCa6o0VxNWAtgsqIQru8wV9AbLqSN5LV7UckE0cMNaDhlK8GXA6Yv8ksDQ9bsDNR78jI51y84ztru_B_w-sy4-kXstsDEcB-rTXbCwNJXoUBZyfctSJ_jiEpzRFtDCCDDuNe9fanw/s400/Codamozza_Risonanze_2crop.jpg" width="281" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3talQKpIe6PzgHeBM54FuIwxBEvG9z12dAly9YBwExURwIvOqMU99iLhzkJIs9w6U0W3eIj2-GGFrUa2XlXnCif8YtsVhL91iP0rkbL_Z7wcUK4KIE7i7ZFq9CLs01y70d8kby5kNrmQ/s1600/Codamozza_Risonanze_3crop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3talQKpIe6PzgHeBM54FuIwxBEvG9z12dAly9YBwExURwIvOqMU99iLhzkJIs9w6U0W3eIj2-GGFrUa2XlXnCif8YtsVhL91iP0rkbL_Z7wcUK4KIE7i7ZFq9CLs01y70d8kby5kNrmQ/s400/Codamozza_Risonanze_3crop.jpg" width="281" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQq7DFX5kihY-gCDcttejoUysz-NB0qIISkkmFhyphenhyphenkVm1bliV807OzUMBVlYpFyB-kqfzILWqmfR84t-MtF9chPZgcqLgUoVBGlZmWbvLdG6PhbzV8rpKZ0GWu-FBebG3yhBFNi4kobtlY/s1600/Codamozza_Risonanze_4crop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQq7DFX5kihY-gCDcttejoUysz-NB0qIISkkmFhyphenhyphenkVm1bliV807OzUMBVlYpFyB-kqfzILWqmfR84t-MtF9chPZgcqLgUoVBGlZmWbvLdG6PhbzV8rpKZ0GWu-FBebG3yhBFNi4kobtlY/s320/Codamozza_Risonanze_4crop.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: right;">
<i>Risonanze</i>, Anno 90, n. 4/2015, pp. 29-31</div>
<div style="text-align: right;">
Rivista della Congregazione </div>
<div style="text-align: right;">
Figli di Santa Maria Immacolata </div>
<div style="text-align: right;">
e Unione ex-allievi "A. Piccardo"</div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-37152413882792058852016-04-27T08:05:00.002-07:002016-04-27T08:05:20.783-07:00Alberto, Carlo e Codamozza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfqweWBGGEdYie87z3o6G0NRbcZWgxN_4Hdm2ymc4pIe5a68wXkLHhAHuS5mGueC5MsLYjub_vVWPIyfy8qNnRKLNQLTgekxSdnfropff4w4_VrpWCOorGmcHbDXs6HWgSm-7fSWTjus/s1600/2016+-+Genova_Carlo+e+Alberto+%252812%2529_crop_media.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfqweWBGGEdYie87z3o6G0NRbcZWgxN_4Hdm2ymc4pIe5a68wXkLHhAHuS5mGueC5MsLYjub_vVWPIyfy8qNnRKLNQLTgekxSdnfropff4w4_VrpWCOorGmcHbDXs6HWgSm-7fSWTjus/s320/2016+-+Genova_Carlo+e+Alberto+%252812%2529_crop_media.JPG" width="320" /></a></div>
È una serata speciale quella che ci aspetta il 19 aprile ad Arenzano (GE).<br /><br />Parleremo di Codamozza, ma anche di <a href="http://www.albertoecarlo.it/">Alberto Michelotti e Carlo Grisolia</a>, due ragazzi di Genova per i quali è iniziata la causa di beatificazione: insieme a me ci sono Bruno, amico di Alberto, e Titti, sorella di Carlo.<br /><br />Di fronte a noi più di sessanta ragazzi, liceali del <a href="http://www.seminarioverona.it/">Seminario Minore di Verona</a>, in questi giorni in gita scolastica a Genova, e giovanissimi del <a href="http://www.seminarioarenzano.it/">Seminario Minore Carmelitano di Arenzano</a>, dai 10 ai 17 anni.<br /><br />Vediamo i tentativi di Codamozza di piegare al male, e l’avventura di due amici che hanno voluto vivere con radicalità la loro vita.<br /><br />L’ora corre veloce: c’è un ascolto vivace e partecipe come raramente accade, tante domande ben centrate (Alberto e Carlo non sono degli sconosciuti per loro: hanno già visto Insieme Possiamo, il documentario sulla loro vita, disponibile <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Ft2i3-W-5vg">qui</a>).<br /><br />Poi i saluti, qualche ragazzo che prende Codamozza (i giovanissimi carmelitani lo vogliono leggere insieme alla sera), una grande foto di gruppo. Torniamo a casa contenti.<br /><br />Il giorno dopo, uno dei formatori mi scrive: “Anche per noi è stata una esperienza stupenda e ricca. La portiamo nel cuore e desideriamo approfondirla”.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2u1EvJ_0EKmk9IyQAu4nTRebxCI-rpLzRDoxz580aCkVDYcJZegyVVKh9mSw9U4SbEHQDtqN9pDicFKIa66nsWkxe8S8t4xEn8wag6fhJ7k1USvJEYQg1jiYi2wzgrg_WUs79v7nvAvE/s1600/2016+-+Genova_Carlo+e+Alberto+%25289%2529_media.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2u1EvJ_0EKmk9IyQAu4nTRebxCI-rpLzRDoxz580aCkVDYcJZegyVVKh9mSw9U4SbEHQDtqN9pDicFKIa66nsWkxe8S8t4xEn8wag6fhJ7k1USvJEYQg1jiYi2wzgrg_WUs79v7nvAvE/s400/2016+-+Genova_Carlo+e+Alberto+%25289%2529_media.JPG" width="400" /></a></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-8832235720821195192016-04-22T09:00:00.001-07:002016-04-22T09:08:59.350-07:00Codamozza e Il Corriere del Sud: mini recensione<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Mini recensione di Codamozza su <a href="http://www.corrieredelsud.it/">Il Corriere del Sud</a>.</span></span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Clicca sull'immagine per ingrandirla:</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlvQQBqyyZpX9ikLoFlO4jjIFZG4Mhny8rcF3GzASknmzyhyUjNe-8T3Jcji_XxzjaJyXto7jFt8y5_Nq1HmnV5xWnuyAlm3XqfPz890Eno6jw64iIARoCHNr87kJ871WyGGdfjJX8ztE/s1600/Il+Corriere+del+Sud.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlvQQBqyyZpX9ikLoFlO4jjIFZG4Mhny8rcF3GzASknmzyhyUjNe-8T3Jcji_XxzjaJyXto7jFt8y5_Nq1HmnV5xWnuyAlm3XqfPz890Eno6jw64iIARoCHNr87kJ871WyGGdfjJX8ztE/s400/Il+Corriere+del+Sud.jpg" width="400" /></a></div>
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;" />
<br />
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center;">
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: right;">
<br /></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-77669537498412566422016-02-26T07:40:00.000-08:002016-02-26T07:41:56.131-08:00Non date retta a Codamozza. La recensione su Il Ponte d'Oro<br />
"Non date retta a Codamozza: una nuova recensione su Il Ponte d'Oro, mensile di <a href="http://www.ragazzi.missioitalia.it/index.php">Missio Ragazzi Italia</a>.<br /><br />Clicca sull'immagine per ingrandirla:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLcZGxUjQyK8xTMFcXIeiosdynT3fIsniQ_W4U4RjVwiqQHhBNwK0XgUhFMaOjGyi8ZTm8C7tmNLLTU6Ykxx47aBfT4Z4u-XxK2Wp2T3d7z12aAwy23nOGgy6o3CBCde8GjO-zmOBgZDo/s1600/Il+Ponte+d%2527Oro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLcZGxUjQyK8xTMFcXIeiosdynT3fIsniQ_W4U4RjVwiqQHhBNwK0XgUhFMaOjGyi8ZTm8C7tmNLLTU6Ykxx47aBfT4Z4u-XxK2Wp2T3d7z12aAwy23nOGgy6o3CBCde8GjO-zmOBgZDo/s640/Il+Ponte+d%2527Oro.jpg" width="428" /></a></div>
<div style="text-align: right;">
Il Ponte d'Oro, n. 3, marzo 2016, p. 35</div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-26866059218394307212016-02-13T02:56:00.000-08:002016-11-30T08:06:36.452-08:00Come due innamorati. Spiderman e Mary Jane secondo Dell'Otto<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ7tfaWaFWMm1QohcohcJA4mFkS3fbBZ9rGYlagmF7NHeKDt5f88d6rVu2V55YJUdDVd7ZDG4hg8tLLcgR-B6LUQcIXH0MWenuNT8iRZBEdQjXADQqLwF-VVhqVlpS-u-DhO8E4r7eNOo/s1600/RenewYourWows_n4_DellOtto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ7tfaWaFWMm1QohcohcJA4mFkS3fbBZ9rGYlagmF7NHeKDt5f88d6rVu2V55YJUdDVd7ZDG4hg8tLLcgR-B6LUQcIXH0MWenuNT8iRZBEdQjXADQqLwF-VVhqVlpS-u-DhO8E4r7eNOo/s400/RenewYourWows_n4_DellOtto.jpg" width="275" /></a></div>
L'Uomo Ragno e Mary Jane, come due innamorati affacciati alla finestra, al fresco della sera.<br />
<br />
Affascina e sorprende Gabriele Dell'Otto, per la sua capacità di legare epico e feriale, azione e interiorità. Come in quest'immagine, realizzata per una copertina variant del fumetto (vedi <a href="http://gabrieledellotto.tumblr.com/post/125236723537/amazing-spider-man-renew-your-vows-4-variant">qui</a>).<br />
<br />
C'è uno stacco fra i due, e tanto che li lega. Spiderman è fuori, ma nell'ombra, dove lo porta la sua missione. Mary Jane è in casa, ma nella luce. E l'uno è un dono per l'altro: perché MJ, e tanti con lei, possano rimanere nella luce, c'è chi ha da scendere nell'oscurità; ma non ne avrebbe la forza, se un po' di quella luce non lo toccasse già.<br />
<br />
E insieme, guardare lontano.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-61738838404249955122016-01-23T11:57:00.003-08:002016-01-23T11:58:44.482-08:00Le tavole della legge per la generazione 2.0. Codamozza su La Guida di Cuneo"A mettere insieme don Tommaso, un parroco “a modo” e Leo Ortolani..." <br />La recensione di Silvano Gianti su <i>La Guida </i>di Cuneo, da ieri in edicola.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7NBYelMOipXYYRj_iw7l5Ns1rsyUt2MCVQzsbFng2Z2uXMd54o6_oTabxS9ddnNiQtCAW5MOQZAUO8XFUzq24LoNpDJKNW921dqJ_DRD54gfdegg8J845o8h_PYMS_N43VPJgjfy2Fwo/s1600/Codamozza_LaGuida_22+01+2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7NBYelMOipXYYRj_iw7l5Ns1rsyUt2MCVQzsbFng2Z2uXMd54o6_oTabxS9ddnNiQtCAW5MOQZAUO8XFUzq24LoNpDJKNW921dqJ_DRD54gfdegg8J845o8h_PYMS_N43VPJgjfy2Fwo/s400/Codamozza_LaGuida_22+01+2016.jpg" width="326" /></a></div>
<div style="text-align: right;">
<i>La Guida</i> settimanale cattolico di Cuneo, 22 gennaio 2016, pag. 30</div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-24076975231519716322015-12-30T01:31:00.001-08:002015-12-30T01:31:54.156-08:00Assaggiate Codamozza. Mini recensione su Super GI dieci comandamenti come non li avevo mai sentiti: mini-recensione su <a href="http://superg.g-web.it/">Super G</a> di dicembre, nella rubrica "assaggi":<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6jeU0LLMh6EnLzVJqxtB37JMbViWNHM0RAwvG5lwdUyMT7MLQiuYuM20VTDfrTtIC9HPz-_bUGW2BYN08qkF-kCRNhEGP45AxQnWAlLOubUHWFnr3T7ArSYsXn3ngEYoJ7-Bo0vnGzOk/s1600/Codamozza_SuperG_dicembre+2015_p60.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6jeU0LLMh6EnLzVJqxtB37JMbViWNHM0RAwvG5lwdUyMT7MLQiuYuM20VTDfrTtIC9HPz-_bUGW2BYN08qkF-kCRNhEGP45AxQnWAlLOubUHWFnr3T7ArSYsXn3ngEYoJ7-Bo0vnGzOk/s400/Codamozza_SuperG_dicembre+2015_p60.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Super G, dicembre 2015, p. 60</div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-24514409074810363432015-12-18T02:08:00.005-08:002015-12-18T02:12:39.254-08:00I comandamenti ve li spiega Codamozza. L'articolo di Credere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Un ampio articolo su Codamozza e l'esperienza da cui è nato nelle pagine di </span><a href="http://www.credere.it/n-50-2015/comandamenti-codamozza.html" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Credere</a><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Clicca sull'immagine qui sotto per leggerlo, o cercalo online <a href="http://www.credere.it/n-50-2015/comandamenti-codamozza.html">qui</a>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;"><br /></span>
<div style="text-align: right;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6EDRHKwhHvGhjqXBLWldUB-OcoViAM5xrQTp4YqtGlfeJI5FgT6H_tLkx3E0nFrrk8l0k3w0fpC6UwDBCLMM1RLg9Yd1EAz3hk_MaKfDP5z8ORA_puBETX-pZQeNfLNzw7dusfmDvDqw/s1600/Codamozza_Credere_13+12+2015.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6EDRHKwhHvGhjqXBLWldUB-OcoViAM5xrQTp4YqtGlfeJI5FgT6H_tLkx3E0nFrrk8l0k3w0fpC6UwDBCLMM1RLg9Yd1EAz3hk_MaKfDP5z8ORA_puBETX-pZQeNfLNzw7dusfmDvDqw/s400/Codamozza_Credere_13+12+2015.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;">Credere n. 50 del 13.12.2015, pp. 48-49</span></div>
Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5135808693984937408.post-29663768889786673292015-12-17T05:23:00.003-08:002015-12-17T05:33:07.850-08:00Il decalogo... con contorno di angeli e diavoli. Un articolo su AvvenireAnche <a href="http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/Ieri%20e%20domani/Genova.%20Il%20Decalogo%20narrato%20ai%20ragazzi.%20Con%20contorno%20di%20angeli%20e%20diavoli_20151209.aspx?rubrica=Ieri%20e%20domani">Avvenire</a> parla di Codamozza.<br />Nella pagina della cultura, naturalmente! :-)<br />
<br />
Clicca sull'immagine qui sotto per leggere l'articolo, o cercalo online <a href="http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/Ieri%20e%20domani/Genova.%20Il%20Decalogo%20narrato%20ai%20ragazzi.%20Con%20contorno%20di%20angeli%20e%20diavoli_20151209.aspx?rubrica=Ieri%20e%20domani">qui</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfk2zXp8opG4a_eLqXNpKz_Rrer1H_t3HQeoU47u1HdhZ731hbm2dFX9z0bfzbQ8PzClaRNxs32PQUBvAu2_OkdPLzco-lPgDeeRi7WILsm5GZmYDtEqgoO3Q0hwdSMhEFbaN5MY9D8YM/s1600/Codamozza_Avvenire_151209_p25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="136" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfk2zXp8opG4a_eLqXNpKz_Rrer1H_t3HQeoU47u1HdhZ731hbm2dFX9z0bfzbQ8PzClaRNxs32PQUBvAu2_OkdPLzco-lPgDeeRi7WILsm5GZmYDtEqgoO3Q0hwdSMhEFbaN5MY9D8YM/s400/Codamozza_Avvenire_151209_p25.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
Avvenire, 9 dicembre 2015, pag. 25</div>
<br />Tommaso D.http://www.blogger.com/profile/00247109037839692494noreply@blogger.com0