sabato 23 dicembre 2017

Michele e la vera grandezza

Michele uscì di casa presto quel mattino; con la bisaccia a tracolla e qualche moneta in tasca. Aveva deciso che non si sarebbe fermato sino a quando non avesse trovato un uomo veramente grande, per poter diventare come lui
Dopo parecchio cammino incontrò il Mercante; coperto di una ricca e calda veste, con un bellissimo medaglione d’oro al collo
– Dimmi, Mercante, cosa ti rende grande?
– Il mio denaro mi rende grande, ragazzino. Con i miei soldi posso comprarmi tutto quello che voglio
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia
 – Vedi la mia cintura? Questo grande mazzo di chiavi raccoglie tutte le mie preoccupazioni. La mia ricchezza può dileguarsi in una notte se i ladri riescono ad assalirmi, le mie notti non sono certo serene.
Michele decise allora di cercare oltre
Il giorno dopo incontrò il Guerriero. La sua armatura era splendida; alla cintura pendeva una lunga spada dalla lama lucente
– Dimmi, Cavaliere, cosa ti rende grande?
– La mia forza mi rende grande, ragazzino. Il mio braccio potente è desiderato da tutti i signori; nessuno più di me sa combattere bene
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia
 – Vedi la mia spada? Ora splende come l’argento, ma alla fine della battaglia gocciola sempre sangue
Ogni vittoria mi frutta lodi e onori dei signori, ma anche pianti silenziosi e lontani di famiglie distrutte, di cuori spezzati dal dolore per la perdita di un amico, un fratello, un parente.
Quell’uomo sembrava grande, ma non era per niente felice. Michele cercò oltre
Il giorno dopo incontrò l’Artista
Vestiva un abito sgargiante, a tracolla lo strumento
– Dimmi, Artista, cosa ti rende grande?
– La mia arte mi rende grande, ragazzino. So cantare, so suonare e anche ballare. Tutti mi applaudono, sono felici quando canto e vorrebbero imitarmi.
– Ma nel tuo volto non vedo la gioia
– Vedi, ragazzino, dopo ogni concerto tutti mi applaudono, mi abbracciano... ma poi vanno a casa
Ed io resto solo. A nessuno importa se sono triste o felice, vogliono solo che io canti. Nessuno mi ama veramente
Dopo quell’incontro Michele decise di cercare la felicità sui volti delle persone
Solo tre giorni dopo incontrò un volto felice, dallo sguardo gioioso e fiero insieme. Era un uomo dalla veste semplice, e non portava niente con sé. E, che strano, fu lui a parlare per primo
– Ciao! Come ti chiami? 
– Michele! E tu chi sei? 
– Sono Filippo. Dimmi, cosa vuoi? 
– Voglio incontrare un uomo veramente grande, ma anche felice, per diventare come lui
– Allora ti farò conoscere il mio Signore. È lui che mi rende grande
– Tu sei grande? Io ti vedo felice, ma non sembri grande... Non hai una ricca veste, né la spada alla cintura, né uno strumento a tracolla!
 – Vedi, Michele, io non ho bisogno di ricchezze. Il mio Signore mi dà tutto ciò di cui ho bisogno, e quando me ne dà in sovrappiù lo regalo subito, così le mie notti sono serene.
Non mi serve una spada. Una parola del mio Signore è più affilata, e vince senza uccidere, anzi, dà la vita.
Non mi serve uno strumento. Mi dà molta più gioia stare con il mio Signore. Quando canto a volte gli altri mi applaudano, a volte no. Ma non importa. Perché lui mi ascolta sempre e ne sono felice.
Il mio Signore mi rende grande
– Fammelo conoscere allora!

E quel giorno rimase con lui 

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La storia di Michele è stata pubblicata sulla rivista Città Nuova n. 14/2006

sabato 2 dicembre 2017

Coraggioso e diretto: la rivista Presbyteri su Codamozza



"Interessante, coraggioso e diretto": la rivista Presbyteri recensisce i due volumi di Codamozza:

Presbyteri, n. 8 (agosto 2017), p. 639


martedì 11 luglio 2017

"Ciao, Michele". Incontrare Zerocalcare a Genova

“Ciao, Michele”. Si presenta, ti guarda negli occhi e ti stringe la mano.

Michele Rech, Zerocalcare, è a Genova per Cine&Comic Fest.
Domenica 9 luglio è prevista un’ora di dialogo: “Zerocalcare: la mia vita come un film” immediatamente prima della proiezione di Logan Noir. Ma su Fb aveva scritto che era disponibile a fare disegnetti, e allora decide di restare sino alla fine del film per chi vorrà incontrarlo. È quasi mezzanotte quando può incominciare.

Ora, incontrare un autore di fumetti porta a sentimenti contrastanti, perché da un lato vai a dirgli grazie per le sue pagine, che ti hanno fatto sognare ridere pensare, dall’altro vai a prenderti qualcosa: il disegnetto, la dedica (o le dediche su tre/quattro volumi, ma c’è chi addirittura si porta un foglio bianco e gli chiede una mini-commission, magari per far colpo sulla fidanzata).

E poi arrivi al tavolino, ed è lui a presentarsi per primo: “Ciao, Michele” ti guarda negli occhi e ti stringe la mano. E non c’è più prendere o dare, ma un rapporto. Chiede cosa può fare per te, e mentre disegna si interessa a chi sei, cosa fai, come a ricordare che non c’è una star ed i suoi fan, ma ciascuno è importante.
Grazie Michele!


foto: Porto Antico Genova

domenica 25 giugno 2017

La terribile coppia. Codamozza 2 su La Voce E Il Tempo

La terribile coppia.
Recensione di Codamozza e il professore 2 su La Voce E Il Tempo, settimanale della diocesi di Torino (domenica 25 giugno 2017, pag. 19).


martedì 9 maggio 2017

Piccoli diavoli crescono. Andrea Monda recensisce Codamozza su Avvenire

"Piccoli diavoli crescono" Andrea Monda recensisce Codamozza su Avvenire: "un libro breve, ma robusto, che spinge il lettore..."

Gli scritti di Andrea sono sempre interessanti, vedi ad esempio BombaCarta e anche il suo blog.
E poi i programmi TV, come Hungry Hearts e Buongiorno professore

Clicca sull'immagine qui sotto per leggere l'articolo:

Avvenire, 7 maggio 2017, pag. 23

giovedì 4 maggio 2017

Diavoli e angeli. Codamozza sull'Osservatore Romano

"Un piccolo libro semplice e profondo..." così Elena Buia Rutt, recensendo Codamozza sull'Osservatore Romano del 7 aprile 2017.

"L’umorismo che unisce la narrativa di Danovaro al fumetto di Ortolani scombussola le carte del visibile e del convenzionale, proponendo punti di vista nuovi; nelle loro pagine, la debolezza di un individuo ammaliato dal peccato, pur rivelando in modo comico la miseria umana, è “sostenuta” da un atteggiamento di comprensione, che compatisce, che costruisce.

Lontano da un tono devoto, pio, edificante Codamozza è un libro che si rivolge ai giovani usando il loro linguaggio, descrivendo le loro esperienze quotidiane, dando voce alle loro debolezze come pure alla loro voglia di essere migliori.

Invidia, Lussuria, Avarizia, Superbia, Accidia, Gola, Ira: sette racconti per i sette vizi capitali, sette storie di ragazzi in bilico tra il fascino seducente del vizio, e la bellezza inaspettata delle virtù."

L'articolo si può leggere in forma integrale qui:
http://www.osservatoreromano.va/it/news/diavoli-e-angeli-custodi

Qui è possibile scaricare il pdf del quotidiano:
http://www.osservatoreromano.va/vaticanresources/pdf/QUO_2017_081_0704.pdf


sabato 25 marzo 2017

Codamozza e il professore 2. Contiene 7 vizi capitali

Arriva in libreria e in fumetteria Codamozza 2. Corso per diavoli e angeli custodi. Contiene 7 vizi capitali

Ritornano il diavolo Codamozza ed il suo professore di Tentazioni al Liceo Minosse: questa volta l’obiettivo è conquistare le giovani anime con i sette vizi capitali. Ma in azione ci sono anche Luca, apprendista angelo custode, ed il suo professore di Beatitudini al liceo Maddalena.

Invidia, Lussuria, Avarizia, Superbia, Accidia, Gola, Ira: sette racconti per i sette vizi capitali, sette storie di ragazzi in bilico tra il fascino seducente del vizio, e la bellezza inaspettata delle virtù.

Perché il vizio non ha bisogno di peccati grandiosi, ma di cattive abitudini che giorno dopo giorno mettono in noi radici.

O, come direbbe Leo Ortolani, autore della magnifica copertina: Andare all’inferno è facile. C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli (Rat-Man collection n. 91, pag. 4)